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Brasile-Argentina 0-1: scontri tifosi-polizia, Messi lascia il campo poi decide Otamendi, Scaloni verso l’addio

Qualificazioni Mondiali, la notte della vergogna al Maracanã: cosa è successo tra scontri con i tifosi, risse e accuse: in campo Brasile al tappeto

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Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

Le violenze dentro e fuori dal campo hanno fatto passare in secondo piano l’impresa dell’Argentina, che ha condannato per la prima volta nella storia il Brasile a una sconfitta casalinga nelle Qualificazioni Mondiali.

Un gol di Otamendi nella ripresa ha deciso la partita. A rendere ancor più particolare l’atmosfera sono state le dichiarazioni del ct Lionel Scaloni, che in conferenza stampa ha rivelato che potrebbe lasciare la guida della Selección.

Brasile-Argentina, incidenti: cosa è successo

Brasile-Argentina è inizia con quasi mezz’ora di ritardo a causa di scontri tra le tifoserie, la polizia e gli ultras argentini. Messi, visibilmente amareggiato, da capitano dell’albiceleste ha chiesto alla squadra di tornare negli spogliatoi.

Le pagine più vergognose, però, dovevano ancora essere scritte. Al momento degli inni nazionali è scoppiato il caos. L’inno argentino è stato fischiatissimo dal pubblico brasiliano e nel settore sud del Maracanã sono scoppiate una serie di risse tra tremila argentini e brasiliani posizionati al loro fianco. I giocatori dell’Argentina si sono avvicinati alle tribune per vedere ciò che succedeva: violenza allo stato puro tra botte, seggiolini divelti e scaraventati, manganellate delle forze dell’ordine.

Il portiere dell’argentina Emiliano Martínez ha provato a strappare un manganello a un poliziotto, ma è stato fermato. Poi la decisione di rientrare nello spogliatoio, ordinata da Messi. Un cordone di agenti di sicurezza è riuscito poi a isolare i tifosi ospiti da quelli di casa procedendo a otto arresti.

L’Argentina batte il Brasile con un gol di Otamendi

Dalla tensione sugli spalti si è passati a quella in campo, nella partita iniziata con 27 minuti di ritardo: tredici falli in diciannove minuti. Nella ripresa il gol partita di Otamendi, di testa su corner battuto da Lo Celso. Allison superato al 62′. Dopo il fischio finale Messi ha criticato su Instagram le carenze organizzative sottolineando le violenze contro gli argentini in Brasile:

“Questa squadra continua a fare la storia. Una grande vittoria al Maracanã anche se sarà segnata dalla repressione contro gli argentini ancora una volta in Brasile. Questo non può essere tollerato, è una follia e deve finire subito!”

Scaloni: “Serve un ct che abbia tutte le energie necessarie”

Nel post partita Scaloni ha, infine, spiazzato tutti in conferenza stampa:

“L’Argentina ha bisogno di un commissario tecnico che abbia tutte le energie necessarie. Ci penserò”

Semplicemente scosso da quanto accaduto, alle prese con problemi privati, a livello familiare, o orientato a lasciare all’apice della gloria? Scaloni, di fatto, ha spiegato:

“Una cosa importante che devo dire è che adesso è il momento di fermare la palla, ho tante cose a cui pensare in questo momento. Questi giocatori mi hanno dato tanto, ci hanno dato tantissimo allo staff tecnico e devo riflettere molto su cosa farò. Non è un addio né altro, ma devo riflettere perché l’asticella è molto alta ed è difficile continuare, continuare a vincere, è il momento di pensare questa volta. Lo dirò al presidente, ai giocatori, perché la squadra ha bisogno di un allenatore che abbia tutte le energie possibili e che stia bene”.

Fatto sta che né i giocatori né i dirigenti erano consapevoli di questi dubbi del ct e non si aspettavano che li si esprimesse in questo modo.

All’uscita dallo spogliatoio, il centrocampista della Roma, Paredes, ha dichiarato:

“Abbiamo ascoltato quello che ha detto Scaloni ma non abbiamo parlato con lui ”

Romero ha aggiunto:

“Ci ha sorpreso tutti, ma siamo sicuri e speriamo che continui ad allenarci. Ci penserà sicuramente, ma spero che continui. Non so cosa farà. Nello spogliatoio non è successo nulla. Cercheremo di convincerlo a restare insieme. L’ho scoperto dalla conferenza stampa, ma sono cose che succedono e noi lo convinceremo a continuare perché per noi è una persona molto importante”.

Il match-winner Otamendi ha invece spiegato:

“Ricevere questa notizia è uno shock, ma dobbiamo parlarne con più calma”

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