Oltre alla preziosa e autoritaria vittoria dell’Inter, firmata dal gol di Hakan Calhanoglu a un passo dal riposo, la gara contro il Barcellona di settimana scorsa valevole per il terzo turno della fase a gironi di Champions League sarà ricordata per le furenti proteste dei catalani nei confronti della direzione di gara del fischietto sloveno Slavko Vincic.
- Inter-Barcellona, gli episodi che hanno fatto arrabbiare gli spagnoli
- Inter-Barcellona, l'UEFA va per la sua strada
- In Inter-Barcellona non è successo nulla di vergognoso
Inter-Barcellona, gli episodi che hanno fatto arrabbiare gli spagnoli
Agli azulgrana mancherebbe, infatti, almeno un calcio di rigore per il tocco di mano in area di Denzel Dumfries nel tentativo di anticipare Ansu Fati e, anche, un possibile cartellino rosso a Calhanoglu per l’entrataccia con il piede a martello su Busquets intorno al 70′. Due episodi che, dopo la rabbia esternata da Xavi nel post-partita, con tanto di “benedizione” dell’ex compagno di squadra Iniesta su La Gazzetta dello Sport, hanno spinto anche il presidente del Barça, Juan Laporta, a far sentire la propria voce e tutto il proprio disappunto ai vertici dell’UEFA.
Inter-Barcellona, l’UEFA va per la sua strada
Parole al vento, verrebbe da dire, visto che le designazioni arbitrali per i prossimi impegni europei vedranno Vincic regolarmente in campo per il match del girone del Napoli tra Rangers e Liverpool e, Pol van Boekel, Var in Inter-Barcellona, impegnato sempre al Var, sempre nel Gruppo C, quello dei nerazzurri, per la sfida tra Viktoria Plzen e la capolista Bayern Monaco.
In Inter-Barcellona non è successo nulla di vergognoso
Nessun provvedimento, dunque, per i due maggiori indiziati delle proteste azulgrana, con il presidente della Commissione Arbitri della UEFA, Roberto Rossetti, a liquidare come se nulla fosse i tuoni scagliati da Barcellona. Insomma, per gli organi decisionali dell’UEFA, in Inter-Barcellona non pare essere successo nulla di “vergognoso”, come sostenuto invece da molti in terra catalana.