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Inter: Dimarco pensa all’Ucraina, torna a parlare del gol al Frosinone e allontana il paragone con Roberto Carlos

L’Italia deve compiere ancora l’ultimo passo verso la qualificazione ai prossimi Europei nella sfida diretta contro l’Ucraina: gli azzurri si qualificano con un pareggio e l’esterno dell’Inter Federico Dimarco non si tira indietro

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’Italia deve compiere l’ultimo passo, più facile a dirsi che a farsi ovviamente perché contro l’Ucraina sarà una partita in cui a fare la differenza saranno i particolari. Gli azzurri ci arrivano dopo la vittoria conquistata non senza qualche patema d’animo contro la Macedonia del Nord, ma Federico Dimarco è sicuro che lui e i suoi compagni di squadra riusciranno a portare a casa il punto che serve per strappare il pass per andare in Germania.

Dimarco e la sfida contro l’Ucraina

Gara durissima quella contro l’Ucraina in cui a contare non saranno solo tecnica e gambe, ma ci sarà tanto di stress emotivo e mentale. L’Italia ci arriva dopo la bella vittoria contro la Macedonia del Nord in cui qualche passaggio a vuoto pure c’è stato ma gli azzurri sembrano aver ritrovato entusiasmo e voglia di giocare insieme grazie al nuovo corso di Luciano Spalletti.

L’Italia si qualifica se…

Federico Dimarco ai microfoni di Raisport avvisa dei rischi della sfida: “Tutte le partite a livello internazionale sono difficili, poi magai puoi beccare la squadra che è in una giornata no. Ma l’Ucraina è una nazionale forte e noi dobbiamo stare attenti in qualsiasi momento della partita. Quello di andare all’Europeo penso che sia un obbligo, l’ultimo l’Italia l’ha vinto e i tifosi pretendono da noi che ci andiamo”.

Il gol contro il Frosinone

Si è parlato moltissimo della magia che Federico Dimarco ha tirato fuori dal cilindro nell’ultimo match di campionato prima della sosta, contro il Frosinone. Tiro o cross? A dipanare questa matassa ci pensa il diretto interessato: “Quello era un tiro in porta. Prima con la coda dell’occhio guardo Dumfries, e infatti giro la testa. Poi vedo il portiere, noto che è fuori dalla partite, bene o male ho calciato e la palla è entrata”.

Ma guai a fare paragoni con l’idolo Roberto Carlos: “Non i facciamo perché parliamo di un giocatore che ha fatto la storia del calcio, quindi è giusto che rimaniamo con i piedi per terra”.

Juventus-Inter: è già tempo di verdetti

Dopo la sosta per le nazionali e i due impegni per l’Italia si torna a giocare e si torna a fare più che sul serio. La serie A propone infatti lo scontro al vertice tra Juventus e Inter, le due squadre che hanno fatto meglio fino a questo momento in campionato. I nerazzurri vengono da tutti considerati come la grande favorita, ma la squadra di Massimiliano Allegri ha scalato in fretta le classifiche di gradimento. Sarà però anche una sfida tutta da valutare sul piano fisico con l’Inter che dovrà rinunciare a Bastoni e la Juve in piena emergenza a centrocampo.

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