Tutto bello, anzi bellissimo e romantico per Lautaro Martinez: scudetto e Supercoppa vinti con la maglia dell’Inter, ma c’è ancora qualcosa che non lo soddisfa. Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, il bomber argentino dice di essere contentissimo di essere a Milano, città che considera come una seconda casa. Ma, così come annunciato a più riprese, sia nei dopo-partite che da Fazio sul Nove, c’è ancora un problema per il suo futuro: il rinnovo del contratto in nerazzurro (la sua richiesta è di oltre 10 milioni a stagione). Come è andata a finire con l’ex compagno d’attacco Lukaku, le differenze di ‘stile e approccio’ tra due allenatori come Conte e Inzaghi e la situazione interna che stanno vivendo con Zhang: ecco il racconto del ‘Toro’.
- Inter: Lautaro, contento di essere a Milano, attende ora il rinnovo
- Inter, Lautaro scarica il suo ex compagno Lukaku
- Inter, Lautaro spiega differenza tra Inzaghi e Antonio Conte
- Lautaro Martinez fa il punto sul caos societario
Inter: Lautaro, contento di essere a Milano, attende ora il rinnovo
Il bomber nerazzurro lancia ancora una volta un avvertimento sulle sue volontà per il futuro: “È una gioia per la vita, io considero l’Inter semplicemente casa. L’ho sentita proprio così dal primo giorno ed è forte anche il legame con Milano: qui c’è una atmosfera speciale, qui crescono i miei figli, qui mia moglie ha un ristorante. Qui sento l’amore della gente. Devo tutto alla società e al popolo interista: mi sono stati dall’inizio vicini, solo grazie a loro sono riuscito a diventare capitano, che è onore e responsabilità. Alzare la coppa della seconda stella con la fascia è un sogno che mi ha dato il calcio”.
Lautaro Martinez ha però aggiunto, parlando del suo rinnovo contrattuale: “Siamo vicini, mancano solo un paio di cosette… Ho detto ‘in settimana’ perché poi finisce il campionato e volevo definire tutto prima della Coppa America. Mi rendo conto che la situazione societaria possa ritardare tutto: noi parliamo con Marotta e Ausilio, ma dipende anche dalla proprietà… Aspettiamo, non so cosa accadrà da qui alla prossima settimana, ma non ci sono problemi tra di noi”.
Inter, Lautaro scarica il suo ex compagno Lukaku
Per Lautaro Martinez è meglio giocare con Thuram che con Lukaku: “Ho fatto grandi cose con Romelu, uno che da solo porta via due uomini, ma con Marcus ho più possibilità, più scelta, più spazi. Con i suoi movimenti ti libera e poi è davvero un bravo ragazzo. Porta sempre un sorriso nello spogliatoio. Siamo diversi, lui mi dice che rido poco e forse lui ride… molto , e poi non mi vestirei mai come lui: che coraggio che ha! Scherzi a parte, non mi aspettavo di trovarmi così bene con Marcus, ma è stato decisivo partire insieme già dal ritiro. Dopo anni ho fatto una preparazione completa, dopo aver superato definitivamente il problema alla caviglia che non mi aveva fatto vivere il Mondiale come avrei voluto. Se ci penso ancora, mi viene da piangere…”.
Il bomber nerazzurro ha poi aggiunto che tra lui e Lukaku il rapporto si è definitivamente chiuso: “No, non mi ha risposto quella famosa volta e per entrambi è finita lì. Abbiamo tutti voltato pagina”.
Inter, Lautaro spiega differenza tra Inzaghi e Antonio Conte
Sui meriti di Inzaghi, Lautaro non ha dubbi: “Ci lascia giocare liberi e allenare con felicità. Ci divertiamo, e non solo perché adesso si vince. In questi tre anni è cresciuto anche lui assieme a noi, nella tecnica, nella tattica, nel modo con cui parla alla squadra. Abbiamo fatto un salto tutti insieme. È una persona tranquilla ma, quando si arrabbia, si arrabbia sul serio… Quando lo chiamiamo ‘demone’ per scherzare, lui si gira e ride…”.
Alla domanda se fosse vero che con Conte c’erano meno libertà e meno sorrisi, Lautaro non si nasconde: “Certo, ma io devo tantissimo anche a lui perché ci ha portato una mentalità vincente. La differenza tra loro dimostra che nel calcio si può centrare il bersaglio in modo diverso”.
Lautaro Martinez fa il punto sul caos societario
Il bomber argentino parla del ciclo di vittorie dei nerazzurri: “L’Inter veniva da anni senza successi e negli ultimi 4 ha sempre messo in bacheca qualcosa. Il ciclo deve continuare, ha ragione il direttore Marotta quando dice che ‘dobbiamo alzare l’asticella’. Non scelgo tra gli obiettivi, li voglio tutti, ma il prossimo passo è la Champions: a Istanbul era un sogno vicinissimo, mentre l’unica partita che vorrei rigiocare quest’anno è quella contro l’Atletico.”
Infine, Lautaro ha poi aggiunto su Zhang che sta vivendo un periodo non facile: “Ci è sempre stato vicino: anche se quest’anno non era con noi a volte bastava una videochiamata per sentirlo comunque qui. È un grandissimo presidente e non sappiamo che cosa accadrà perché è tutto sopra le nostre teste. Siamo anche noi tranquilli e in attesa”.