Il conto alla rovescia per la ripresa della Serie A sta ormai per abbandonare la doppia cifra. Il “doloroso” Mondiale del Qatar, il secondo di fila senza l’Italia, è ormai alle spalle e per i protagonisti del campionato e per i tifosi il “digiuno” sta per concludersi.
Il 4 gennaio prenderà il via la seconda parte della stagione, con impegni ravvicinati e di fatto senza sosta coppe comprese fino al sipario del 4 giugno, giorno in cui si disputerà l’ultima giornata di campionato.
- Verso Inter-Napoli: Inzaghi all'ultima chiamata per lo scudetto
- Inter, Inzaghi riabbraccia Lukaku: Napoli nel mirino
- Lukaku, il Mondiale è alle spalle: Big Rom pensa solo all'Inter e vuole meritarsi la conferma
Verso Inter-Napoli: Inzaghi all’ultima chiamata per lo scudetto
Un indirizzo ben preciso alla corsa scudetto potrebbe però arrivare già con cinque mesi d’anticipo sulla chiusura ufficiale dei giochi dal momento che la prima giornata dopo la pausa di 45 giorni prevedrà subito un match di cartello, quello tra Inter e Napoli. La delusione delle prime 15 giornata, con già cinque sconfitte accumulate, contro la grande rivelazione, in fuga e a +11 sui rivali di giornata, all’ultima chiamata per tentare un comunque difficile reinserimento nella corsa al titolo. Pronostico chiuso? In base al gioco espresso nei primi tre mesi di stagione sì, ma attenzione ai segnali arrivati giusto prima della sosta, con l’Inter capace di vincere quattro partite delle ultime cinque e un Napoli leggermente affaticato.
Segnali confermati dalle amichevoli di fine anno solare, con la squadra di Spalletti battuta in casa dal Villarreal e travolta dal Lille e l’Inter che sta recuperando autostima e soprattutto il grande assente della prima parte di stagione, Romelu Lukaku. Il ritorno al gol e soprattutto a un buon minutaggio da parte del centravanti belga è infatti il segnale più importante per Simone Inzaghi arrivato dalla “romantica” amichevole giocata il 22 dicembre in casa della Reggina del fratello Filippo, sconfitta 2-0 dai gol di Edin Dzeko e proprio di Lukaku.
Inter, Inzaghi riabbraccia Lukaku: Napoli nel mirino
Il quarto test autunnale dell’Inter dopo la doppia amichevole di Malta, il pareggio contro il Betis del 16 dicembre e in vista della prova generale anti-Napoli, in programma il 28 a Reggio Emilia contro il Sassuolo, è stato disputato dall’Inter con una formazione molto vicina a quella titolare: gli unici assenti erano gli ultimi reduci del Mondiale, Dumfries e Lautaro Martinez, sostituiti da Bellanova e dallo stesso Dzeko, parso a proprio agio in coppia con un Lukaku tornato a giocare una partita intera con la maglia nerazzurra dopo ben quattro mesi e mezzo. Big Rom, sostituito all’87’, non disputava infatti almeno 80 minuti con l’Inter dalla prima giornata contro il Lecce, a Ferragosto, gara nella quale il belga segnò quello che è tutt’oggi l’unico gol del suo tormentato campionato.
Tormentato è un aggettivo che si adatta bene anche al Mondiale disputato dall’ex Chelsea, che aveva di fatto orientato tutta la prima parte di stagione all’obiettivo di essere presente in Qatar, al punto da partire per il Belgio già a fine ottobre, dopo la ricaduta muscolare subita contro la Sampdoria, per tentare un miracoloso recupero in extremis. Come sia andata l’avventura iridata dei Diavoli Rossi è noto e in particolare quella di Lukaku, che non dimenticherà facilmente la giornata da incubo del 1° dicembre, con i quattro-gol-quattro sbagliati contro la Croazia nella gara-sliding doors per il Belgio e di fatto anche per Brozovic e compagni, arrampicatisi fino al terzo posto dopo aver rischiato l’eliminazione al primo turno.
Lukaku, il Mondiale è alle spalle: Big Rom pensa solo all’Inter e vuole meritarsi la conferma
Dimenticare il Qatar e l’ultima occasione persa dalla Golden Generation del calcio belga è però proprio quello che l’Inter chiede a Lukaku, che a Reggio si è sbloccato sottoporta, mostrando però ovviamente una condizione ancora approssimativa. La sfida al Napoli è vicina, Dzeko sembra sicuro di un posto in attacco e al suo fianco tutto lascia pensare alla staffetta Lukaku-Lautaro, che tornerà dall’Argentina solo a fine anno.
Certo Big Rom e il Toro hanno caratteristiche diverse e in base a chi giocherà cambierà anche qualcosa sul piano tattico nella preparazione al match da parte di Inzaghi, ma in certe gare contano soprattutto le motivazioni. E Lukaku, tra le tante, avrà pure quella di vivere da protagonista il primo semestre del 2023 al fine di convincere l’Inter a confermarlo: il Chelsea pare disposto a rinnovare il prestito per un’altra stagione, Romelu non chiede di meglio, ma l’Inter ha bisogno di capire se il vero Lukaku è tornato o può tornare. Meglio se dopo aver dimenticato l’autunno nero.