I tifosi del Napoli non potranno andare a San Siro, anche se ci sono già stati solo qualche giorno fa. La decisione arriva dal prefetto di Milano che ha vietato la trasferta ai tifosi del Napoli residenti in Campania, gli unici residenti in regione che potranno acquistare il match con l’Inter saranno quelli in possesso della fidelity card del club nerazzurro.
La decisione del Prefetto
La decisione del prefetto Claudio Sgaraglia arriva dopo le determinazioni del comitato di analisi per la sicurezza per le manifestazioni sportive con la gara tra Inter e Napoli che è stata considerata ad alto rischio dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico. Dunque divieto di acquistare biglietti da parte dei tifosi partenopei che risiedono in Campania, con unica eccezione per quelli in possesso di una carta fedeltà rilasciata dall’Inter. Allo Stadio San Siro, a sostenere la squadra di Antonio Conte ci saranno solo i tifosi provenienti dalle altre regioni, con il settore ospiti che sarà dedicato ai tifosi del Napoli in possesso della fidelity card del club azzurro ma appunto non residenti in Campania.
Milan-Napoli: nessun incidente
La scelta del Prefetto di Milano arriva a distanza di due giorni dal match che ha visto la vittoria del Napoli di Conte contro il Milan di Paulo Fonseca. Allo stadio San Siro erano presenti i tifosi partenopei arrivati in trasferta della Campania e non si sono registrati particolari incidenti se non per una rissa scoppiata in tribuna con alcun fan napoletani che sono stati allontanati e un sequestro avvenuto in autostrada all’altezza di Ceprano, quando gli agenti della Polizia hanno fermato dei tifosi in possesso di coltelli, mazza e tirapugni, tifosi che poi sono stati immediatamente puniti con il Daspo. Il fatto che il match tra Inter e Napoli valga come un match “per lo scudetto” però sembra aver spinto le istituzioni a scegliere la via della prudenza.
Il precedente con la Juve
Non si tratta della prima partita “interdetta” ai tifosi del Napoli. Un simile provvedimento è stato infatti attuato anche in occasione del match tra la Juventus e i partenopei all’Allianz Arena, con una decisione che però arrivò nelle immediate vicinanze del match quando tanti tagliandi erano stati già venduti. In quell’occasione la decisione fu motivata dal comportamento dei tifosi partenopei nel corso del match contro il Cagliari.