Qualunque sarà il suo epilogo, l’estate che stiamo vivendo difficilmente verrà dimenticata dai tifosi nerazzurri. E, fino a oggi, non si può certo parlare di ricordi piacevoli. Nemmeno la “fuga” di Antonio Conte a pochi giorni dai festeggiamenti diciannovesimo scudetto avrebbe potuto far presagire quella che in molti definiscono una vera e propria smobilitazione. Via Hakimi, dopo un’unica importantissima stagione a dettare legge sulla fascia destra. Via Lukaku, dopo due anni vissuti da leader indiscusso, da trascinatore e condottiero con cuciti addosso i colori nerazzurri. Sacrifici duri da digerire, ma a quanto pare necessari e che, quantomeno, hanno portato nelle casse dell’Inter una somma di tutto rispetto.
Il post di Mentana sul momento dell’Inter
Sul momento certamente non semplice della sua Inter, il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana ha detto la sua con un articolato post su Facebook che cita Giambattista Vico e paragona l’estate in corso a quella che portò al Triplete:
Ho già detto come la penso sulla situazione dell’Inter, sull’azionariato popolare (di cui a settembre vedrete il progetto definito) e sulla debolezza societaria che ha portato all’addio di Conte e alla vendita di Hakimi e Lukaku. Detto questo però non mi unisco certo al corteo funebre (spesso interessato) di chi profetizza una stagione grama, anzi. Ai corsi e ricorsi credo fino a un certo punto, ma ricordo bene l’estate di dodici anni fa, quando Zlatan Ibrahimovic chiese e ottenne di lasciare l’Inter per andare al Barcellona. Sembrava una tragedia, e invece grazie a quella cessione arrivarono un campione come Eto’o e una cinquantina di milioni, l’equivalente di quanto costarono ai nerazzurri tre acquisti “discreti”: Milito, Thiago Motta e Sneijder. Neanche dico come fini quella stagione (per questa mi accontenterei di qualcosa in meno…).
Tifosi dell’Inter poco convinti dalla visione di Mentana
Il pensiero del direttore scatena un vero e proprio dibattito nei commenti, ma non convince i tifosi. C’è chi sottolinea come l’Inter del Triplete avesse una proprietà completamente differente a quella attuale: “non era rosea neanche allora, infatti Moratti si è indebitato fino all’inverosimile per realizzare il sogno di vincere la Champions! Solo che appunto si trattava di Moratti, che era il primo tifoso, mentre qui c’è una proprietà cinese a cui del calcio e dell’Inter non è mai importato nulla (però ci ha fatto vincere uno scudetto e ci ha portato dei campioni, quindi la ringrazio)”, e ancora: “Sì ma Ibrahimovic gli stipendi li aveva presi tutti da Moratti. E fu lui a volersene andare, come dice lei”.
Molti, poi, considerano il paragone ingiurioso per la situazione attuale: “Per quanto riguarda la questione Ibra la tragedia c’era eccome ma fu rimpiazzato da uno che aveva già vinto in Europa ciò che lo svedese non riuscirebbe a vincere nemmeno in 7 vite… Stando all’attualità abbiamo venduto Hakimi e Lukaku, due fra i più forti in rosa dove sul primo trovare un sostituto degno è praticamente impossibile, mentre il secondo lo abbiamo rimpiazzato con un 36enne che appena due anni fa sarebbe venuto per fargli la riserva… Tragga lei le sue conclusioni!!“, oppure: “Direttore abbia pazienza, un po’ di differenza c’è allora arrivò Eto’o fresco vincitore della Champions da protagonista e gli altri 3 da lei citati, i soldi presi vennero subito reinvestiti, ad oggi abbiamo cessioni per 180 mln e spesi 0, è arrivato solo un ex buon giocatore di 35 anni che di certo non può garantirti una stagione da titolare e protagonista… due mondi diversi rispetto l’estate del 2009″, “Caro Direttore, quindi secondo lei gli alter ego di Eto’o, Milito, Thiago Motta e Sneijder potrebbero essere Dzeko, Correa, Nandez e Calhanoglu? Al campo l’ardua sentenza“.