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Inter, perché Samardzic è l’uomo giusto e dove può giocare a centrocampo

Samardzic si candida a diventare una pedina preziosa nello scacchiere di Inzaghi: qualità, fisico e gol, ecco le caratteristiche del 21enne serbo

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

L’Inter è a un passo da Lazar Samardzic, ventunenne tedesco naturalizzato serbo, reduce da una stagione super all’Udinese. Le parti sono vicine e sarebbe un gran colpo da parte dei nerazzurri. Certo, Simone Inzaghi attende con ansia un portiere e un attaccante, ma intanto potrebbe consolarsi con quello che potrebbe essere definito il ‘centrocampista perfetto’. Già, l’ex Lipsia si candida a essere una pedina fondamentale nello scacchiere del tecnico emiliano.

Samardzic, l’uomo giusto per Inzaghi: le caratteristiche

Sono davvero tante le qualità di questo ragazzo, che ha chiuso il 2022/23 con cinque gol e quattro assist nelle 37 partite di campionato collezionate. Numeri importanti, anche perché Samardzic è diventato titolare in pianta stabile nell’Udinese soltanto nella seconda parte del torneo, quella post Mondiale.

Partiamo da una caratteristica che, al momento, non possiede nessuno dei centrocampisti a disposizione di Inzaghi: Samardzic, che andrebbe a sostituire Gagliardini, è un mancino puro. L’unico in grado di usare il sinistro è Mkhitaryan, che sa giocare con entrambi i piedi. Poi, il fisico. Non sarà un corazziere, Lazar. Ma è alto 184 centimetri, più degli altri (possibili) compagni di reparto.

Il ritratto di Samardzic: centrocampista di qualità col vizio del gol

Occhio, perché se l’Inter dovesse piazzare il colpo Samardzic potrebbe contare su un centrocampo in grado di garantire un discreto numero di gol. L’accoppiata Frattesi-Samardzic promette scintille con i loro inserimenti, senza dimenticare tutti gli altri: da Barella a Mkhitaryan, fino a Calhanoglu. Infine, gli esterni con la batteria composta da Dimarco, Gosens, Dumfries e Cuadrado.

Insomma, manna dal cielo per Inzaghi, da sempre innamorato di calciatori come Samardzic. Inoltre – ed è un aspetto da non sottovalutare – rispetto ai vari Thuram e Bisseck non ha bisogno del classico periodo di adattamento, dal momento che è approdato in Italia nel 2021.

Samardzic, professione mezzala: come giocherà l’Inter

Sottil, proprio come Inzaghi, adotta come sistema di gioco il 3-5-2. Dunque, Samardzic non dovrà abituarsi a un modulo diverso. Cambia, però, la posizione in campo. A Udine giocava da mezzala destra, mentre nell’Inter sarà dirottato a sinistra. Considerata la partenza di Brozovic, Calhanoglu sarà dirottato in cabina di regia, per cui Samardzic si ritroverà a lottare con Mkhitaryan e probabilmente Barella, che di solito gioca sul centro-destra (ma c’è pure Frattesi), per una maglia da titolare. Per l’allenatore di Piacenza l’imbarazzo della scelta.

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