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Inter, seconda stella a un passo. Inzaghi: "Vietato fare tabelle". E svela retroscena sul rigore di Calha

L'Inter piega l'Udinese al 95' e compie un altro passo verso il tricolore, ma Inzaghi invoca "lucidità". Il match winner Frattesi: "Non possiamo vincere sempre 4-0"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

L’Inter è sempre più vicina allo scudetto grazie alla vittoria in rimonta per 2-1 contro l’Udinese al Bluenergy Stadium. A regalare altri tre punti preziosi ai nerazzurri nella corsa alla seconda stella è stato Frattesi, a bersaglio al 95′. Simone Inzaghi coccola i suoi ragazzi, parla dello scudetto e del rigore di Calhanoglu: voleva calciarlo Lautaro?

Rimonta scudetto Inter a Udinese: l’analisi di Inzaghi

Quattordici punti di vantaggio sul Milan a sette giornate dalla fine: la seconda stella è ormai a un passo. Ma contro l’Udinese non è stata affatto una passeggiata. “Complimenti all’Udinese che ha fatto una grande gara: perdere così dà fastidio, ma penso che con questa organizzazione si possano salvare – ha dichiarato Inzaghi ai microfoni di Sky -. Abbiamo vinto una partita importante per il nostro percorso. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa tecnicamente, ma non ho alzato la voce. Abbiamo preso un gol rocambolesco: ai ragazzi ho fatto l’esempio di Roma, ho spiegato che può capitare di andare sotto, anche se è successo raramente. Dovevamo essere concentrati, sono stati strepitosi”.

Inter, festa vicina: la ricetta di Inzaghi per lo scudetto

“Abbiamo ottenuto 26 vittorie in 31 partite: un grandissimo percorso” riconosce l’allenatore dell’Inter. Che, però, rimarca: “Non dobbiamo guardare tabelle o fare calcoli, ma rimanere lucidi e pensare a una partita per volta. Domenica avremo il Cagliari: ci mancano otto punti in sette partite. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, tutto il gruppo deve andare in un’unica direzione. C’è grande armonia, si aiutano tutti, i subentrati ci danno sempre una grande mano”.

Il retroscena sul rigore di Calhanoglu: voleva tirarlo Lautaro?

A Inzaghi viene chiesto se il rigore dell’1-1 realizzato dal cecchino infallibile Calhanoglu in realità volesse calciarlo capitan Lautaro, che si era avvicinato al pallone. Il tecnico emiliano fa chiarezza: “No, fanno sempre così: Lautaro prende la palla e la consegna a Calhanoglu. Ero abbastanza sereno (ride, ndr)”. Poi sulla partita: “L’unico rimprovero che posso fare alla squadra è stata quella brutta ripartenza concessa all’Udinese e salvata da Mkhitaryan.

L’entusiasmo del match winner Frattesi, il jolly di Inzaghi

Ancora una volta decisivo, Frattesi. Come a San Siro col Verona. È al settimo cielo l’ex centrocampista del Sassuolo, e non potrebbe essere altrimenti: “Festa scudetto? Assolutamente no – ribatte a Dazn -. Bisogna fare altri punti e le prossime due partite sono importanti. Non possiamo essere sempre al 100% e ci sta un periodo di flessione: penso che la differenza la facciano partite sporche come questa. Non si può pensare che l’Inter possa vincere sempre 4-0 alla fine del primo tempo ed è anche sbagliato. Io sono sereno, tranquillo, scherzo sempre, ma poi penso di poter rompere i muri a capocciate”.

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