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Inter, Sommer rivela i suoi segreti: il retroscena su Federer, gli occhiali e Bento

Il portiere svizzero si racconta al CorSera: dalla festa scudetto a record Buffon. C'è spazio anche per il mercato col possibile arrivo di un rivale

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Accolto tra lo scetticismo generale con il fardello di dover rimpiazzare l’idolo Onana, Sommer si è rivelato uno dei segreti dell’Inter campione d’Italia. Il 35enne svizzero ex Bayern – portiere meno battuto della Serie A – si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Inter, ecco i segreti di Sommer per essere sempre al top

In Italia ha subito mostrato tutte le sue qualità: affidabilità, esperienza, sicurezza. Ma c’è tanto lavoro dietro una carriera che lo ha visto arrivare anche a difendere i pali del Bayern Monaco quando si è infortunato il totem Neuer. Il primo dei segreti di Yann è la meditazione, che “ha un ruolo molto importante. Un portiere è sottoposto a una pressione davvero elevata e la meditazione mi libera completamente da tutto questo”.

E, ancora, “il the matcha, una bevanda giapponese, che mi dà la spinta per l’allenamento al mattino e mi fa sentire meglio”. Quindi, degli occhiali speciali per allenarsi. “Ma li uso solo in Nazionale, pur facendo esercizi specifici per la vista e per i muscoli degli occhi”. Infine, il lavoro col suo mental coach, perché “da giovane devi imparare a convivere con gli errori e coi successi. Lavoriamo sulla preparazione delle partite, ma anche di ciò che conta nella vita privata”.

Sommer idolo in Svizzera e il confronto col mito Federer

Federer è stato uno dei tennisti più forti di tutti i tempi, ma ora che non gioca più Sommer è l’elvetico più rappresentativo nel mondo dello sport. Guai, però, a parlare di eredità. Perché “Federer resterà sempre la più grande fonte di ispirazione per tutti gli svizzeri” afferma il portiere dell’Inter al CorSera.

E la ragione è semplice: “Per il livello che ha raggiunto, per lo stile, il modo di porsi: un ragazzo sempre rilassato, umile, felice di essere sul campo e di godersi il momento. Io voglio fare lo stesso sul campo di calcio: dobbiamo goderci quello che facciamo, perché siamo fortunati a farlo”.

La festa scudetto, il mondo Inter, la forza della difesa

Sommer rivive la festa scudetto, quella della seconda storica storica. “Mai avrei pensato che potesse essere così incredibile. È stata una giornata lunga, ma vedere le facce felici della gente tra la folla, i bambini, le famiglie, tutta la diversa umanità accomunata dal tifo, è stato speciale”.

Ecco cosa lo ha colpito al suo arrivo, tra l’altro dopo una lunga trattativa: “Il fatto che tutti si conoscessero bene tra di loro in campo: le distanze, i meccanismi, la compattezza erano già molto buoni”. Non ha dubbi sulla difesa composta da Pavard, Acerbi e Bastoni: “Una delle migliori d’Europa, è straordinario avere difensori così davanti a me che lottano come dei pazzi per proteggere la porta”.

Il record di Buffon e la sua sul possibile arrivo di Bento

Diciotto le partite in cui Sommer non ha subito gol, con il record di Buffon (21) inevitabilmente nel mirino. “È una leggenda e sarebbe un grande risultato anche eguagliarlo. Ci proviamo come squadra, perché non sarebbe un record solo del portiere”. Si parla anche di mercato e del possibile arrivo del brasiliano Bento, che potrebbe essere il numero uno del futuro. Lo svizzero è pronto a giocarsi il posto col più giovane collega? “Non so cosa succederà, non ho ancora parlato col club e non so se l’idea sia davvero questa. Alla fine deciderà la società e ne parleremo”.

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