Nove partite in meno di un mese. Terminata la sosta per la nazionali, l’Inter è chiamata a un vero e proprio tour de force in cui si gioca tutto: campionato, Coppa Italia e Champions. Inzaghi, però, non è sereno. A tormentarlo i problemi fisici dei suoi bomber: da Lautaro a Thuram passando per gli attaccanti di scorta. Intanto si registra lo sfogo di Asllani, più volte bersaglio dei fischi dei tifosi.
- Inter, ora l'emergenza si è spostata in attacco
- Anche gli attaccanti di scorta in sofferenza
- Fischi ad Asllani: lo sfogo del vice Calhanoglu
Inter, ora l’emergenza si è spostata in attacco
Già, rientrato quasi del tutto l’allarme sulle corsie laterali, ecco che la sirena rossa lampeggia lì davanti. A eccezione di Correa, che vera punta non è, non c’è un solo attaccante al massimo della forma. Ovviamente gli occhi sono tutti puntati su capitan Lautaro, costretto a lasciare il ritiro dell’Argentina a causa di un olore al bicipite femorale sinistro.
Lunedì il giorno della verità: il Toro sarà sottoposti ad accertamenti che stabiliranno l’entità dell’infortunio, delineando i tempi del suo ritorno in campo. Anche Thuram è stato costretto ad alzare bandiera bianca con la sua nazionale. Tikus ha lasciato la Francia sempre per via di quei fastidi alla caviglia che ormai gli danno il tormento da più di un mese. Finora è andato avanti ad antidolorifici e infiltrazioni, ma quanto ancora si può forzare la mano?
Anche gli attaccanti di scorta in sofferenza
Non va a meglio a Taremi, risparmiato dallo staff tecnico nella sfida tra Iran e Emirati Arabi Uniti. L’ex Porto ha confessato di combattere con un infortunio da cinque mesi: non è escluso che possa trattarsi di pubalgia. Arnautovic, invece, ha subito una botta al ginocchio durante Austria-Serbia e nel corso del match è stato anche vittima di un attacco di panico.
Insomma, contro l’Udinese (30 marzo) Inzaghi sarà costretto a fare i salti mortali: sembra quasi certo l’utilizzo di Correa, con chi lo deciderà dopo aver valutato attentamente lo stato di forma di tutti i suoi attaccanti.
Fischi ad Asllani: lo sfogo del vice Calhanoglu
Da Wembley, dove la sua Albania è stata sconfitta 2-0 dall’Inghilterra nella prima giornata delle qualificazioni ai Mondiali 2026, si registra lo sfogo di Asllani. Il vice Calhanoglu si è soffermato sui fischi ricevuti in più di una circostanza dai tifosi nerazzurri: “Se l’hanno fatto avevano i loro motivi, li meritavo, mi prendo tutte le cose negative. Però dopo la Supercoppa sono stati troppo aggressivi con me, non pensavo di meritare quel trattamento” confessa.
L’ex Empoli non fa promesse sul futuro (“adesso è inutile”), ma assicura il massimo impegno per il Triplete: “Se siamo dentro a tutte le competizioni, dobbiamo provarle a vincerle tutte”.