L’Italia è chiamata al secondo confronto della sua tournée statunitense. Dopo la sfida con il Venezuela, gli azzurri affrontano l’Ecuador. Saranno tantissimi i cambi di formazione per gli azzurri come annunciato da Luciano Spalletti alla vigilia del match che si giocherà a New York e che rappresenta un’altra tappa importante per la preparazione ai prossimi Europei.
- Raspadori dall’inizio ma Retegui è il prescelto
- Spalletti: “So già chi schierare”
- New York abbraccia la nazionale
Raspadori dall’inizio ma Retegui è il prescelto
Domani ci sarà spazio per Giacomo Raspadori che dovrebbe partire dal primo minuto come numero 9 della nazionale azzurra. Ma i due gol di Retegui non sono di certo passati inosservati: “Mateo ha fatto vedere di essere un calciatore perfetto per quel ruolo. Durante le convocazioni precedenti non era a disposizione perché infortunato ma col Venezuela ha fatto due grandissimi gol e un lavoro importante per la squassa – poi la rivelazione sulla formazione a Sky – Domani però partirà Raspadori dall’inizio, cambieremo 7-8 calciatori, forse anche 9”.
Spalletti: “So già chi schierare”
Sembra avere le idee molto precise Luciano Spalletti in vista della sfida con l’Ecuador. L’Italia ha convinto solo parzialmente nel match con il Venezuela e ora per il ct è il momento di dare una scossa: “Ho in mente l’11 da schierare, in queste partite è più semplice anticipare le scelte coì da conoscere meglio i calciatori. Sarà una gara difficile, loro hanno qualità, garra e tecnica. Sono curioso di vedere le cose applicate. Mi piace lo spirito del gruppo, siamo vicini ai comportamenti che ci vogliono”.
New York abbraccia la nazionale
La nazionale italiana è stata ricevuta dall’affetto dei tanti italiani che vivono negli Stati Uniti già a Miami e ancora di più a New York dove la comunità italiana è numerosissima. Luciano Spalletti alla vigilia della sfida con l’Ecuador ha voluto sottolineare questo aspetto: “Si tocca con mano quello che è l’amore per la nostra maglia, per la nostra nazione da parte di queste persone che sono venute qui a ricrearsi una vita distante da noi – ha detto il ct a RaiSport – Ci danno questo amore e questo affetto che ci mette anche un po’ di pressione ma allo stesso tempo ci dà la carica”.