Tanta delusione tra le fila azzurre al termine della semifinale di Nations League. La Spagna ha spezzato i sogni di gloria dell’Italia di Mancini, costringendola alla finalina per il terzo posto contro l’Olanda. A fine gara il Ct analizza con franchezza la prova dei suoi, riconosce i meriti degli avversari e parla di “squadra snaturata”. Già, ma chi l’ha mandata in campo? Delusione anche nelle parole di Immobile e Acerbi, i primi a parlare ai microfoni della Rai.
- Spagna-Italia, l'analisi del Ct azzurro Mancini
- L'ammissione di Mancini: squadra snaturata
- Il Ct dell'Italia fa mea culpa: "Il 3-5-2 un errore"
Spagna-Italia, l’analisi del Ct azzurro Mancini
A caldo, intervistato da Tiziana Alla per la Rai, Mancini parte dal riconoscimento dei meriti degli avversari: “Hanno meritato di vincere, vero che hanno trovato gol alla fine, ma in realtà hanno fatto meglio. Noi abbiamo provato a fare qualcosa in avvio, nel secondo tempo invece abbiamo avuto delle difficoltà. Il cambio Immobile-Chiesa? Pensavamo che potesse darci maggiore profondità, senza dare punti di riferimento alla Spagna. I ragazzi hanno dato tutto, ci sono delle cose che scatenano rammarico”.
L’ammissione di Mancini: squadra snaturata
Quali sono gli aspetti in cui gli azzurri hanno deluso maggiormente? È lo stesso commissario tecnico a fornire le risposte, sempre nel corso dell’intervista a caldo ai microfoni della Rai: “Il fatto di aver fatto un po’ una partita diversa dal solito non ci ha giovato, ha snaturato le nostre caratteristiche. Adesso dobbiamo pensare alla finale per il terzo posto e dobbiamo farlo nel modo giusto, provando a far bene, come l’altra volta”.
Il Ct dell’Italia fa mea culpa: “Il 3-5-2 un errore”
Ancor più esplicite le ammissioni di colpa da parte del Ct in sala stampa: “Nel primo tempo siamo stati in partita, nel secondo meno. Io ho impostato la partita in un certo modo che in avvio ha portato anche a delle cose buone, con gli inserimenti di Frattesi e Barella che hanno creato delle difficoltà alla Spagna. Poi siamo calati ed è un peccato, ci tenevo, avrei voluto giocare la finale. Ci sono delle valutazioni da fare su certe situazioni”. Dal punto di vista tattico l’errore è evidente: “Potevamo tornare a quattro, sapendo che avremmo lasciato il possesso a loro. Forse saremmo stati più alti, offensivi, magari con un attaccante al posto di Bonucci. Sì, potessi rigiocarla la farei in questa maniera”.