Il countdown per vedere una Juventus meno virtuale e più reale è partito: si attende il rientro di Chiesa e Pogba ma Allegri per il momento deve continuare a far fronte all’emergenza. E ci tiene a specificare che il rientro dei due assi non è così vicino come è stato scritto.
L’ultimo infortunato è Bremer, che ne avrà per una ventina di giorni e così anche domani con l’Empoli in campo andrà una squadra rimaneggiata. E il rischio è anche un altro, che la testa sia già alla sfida di martedì in Portogallo con il Benfica dove potrebbe decidersi (in negativo) il cammino in Champions o dove potrebbe riaccendersi la fiammella della speranza per il passaggio agli ottavi.
- Juve, Allegri elogia sia Vlahovic che Kean
- Juve, Allegri attacca la stampa su Pogba e Chiesa
- Juve, Allegri fa chiarezza sul caso Bonucci
Juve, Allegri elogia sia Vlahovic che Kean
Allegri vorrebbe pensare solo all’Empoli perché c’è da recuperare terreno in campionato e come prima cosa ricorda il derby: “Perché sia una vittoria importante quella col Torino bisogna dargli continuità con l’Empoli”. Senza Bremer chi giocherà? Allegri non lo dice: “Vediamo l’allenamento, la squadra sta meglio mentalmente, la vittoria ci ha dato serenità. L’umore dipende dai risultati, più vinciamo e più stiamo meglio nei giorni successivi alla partita”. Senza i gol di Vlahovic non si vince, dicono le statistiche: “Indipendentemente dal gol Vlahovic ha fatto nel derby una delle sue migliori partite ma sono contento anche di Kean, ci vuole disponibilità da parte di tutti per fare risultati e i segnali dopo il derby ci sono ma serve battere l’Empoli e non sarà facile. L’anno scorso ci hanno battuto in casa”.
Juve, Allegri attacca la stampa su Pogba e Chiesa
Chiesa e Pogba ancora non sono tra i convocati ed Allegri su questo tema sbotta: “Chiesa ha fatto due allenamenti con la squadra, Pogba si è allenato molto parzialmente con noi, quindi evitate di scrivere certe cose. Avete una fantasia mondiale nello scrivere che sono a disposizione, vuol dire che la fantasia è al potere. Anche io vorrei averli a disposizione. Chiesa ha fatto passi avanti, sabato mattina farà un’amichevole per vederne la tenuta, Pogba è dal 23 luglio che non fa un allenamento serio. Bisogna dargli tempo per non pregiudicare tutto il lavoro per averlo una partita prima. Sarebbe follia pure. Comunque domani non ci sono”.
Juve, Allegri fa chiarezza sul caso Bonucci
Sul rito di abbracciarsi in circolo prima della partite Allegri si tira fuori (“Roba di gruppo, io do solo indicazioni tecniche e tattiche”) mentre è obbligatoria una spiegazione sul caso-Bonucci:
“Leonardo è il capitano della squadra, giocatore di personalità. Come tutti gli altri devo cercarlo di gestire, le forze e le energie. Ma è importante quando gioca e quando non gioca. Un percorso generale di tutti, a 20 si hanno delle forze, a 35 delle altre. Vale per tutti quelli che raggiungono una certa età. Ho la fortuna di avere 6 difensori dietro e posso farli girare in certi ruoli, che al momento ci mancano. Di Leo sono contento. E’ un uomo responsabile: gioca o non gioca, è un valore aggiunto”. Chi gioca, però, al posto di Bremer infortunato non lo dice.
Infine una precisazione sul calcio che è cambiato nel post-Covid:
“Il calcio è cambiato, è diventato più uomo a uomo e si alza l’intensità della gara. Durante il Covid è stato un calcio diverso, anomalo, ma gli stadi erano vuoti, le pressioni non c’erano, ora si sta tornando verso la normalità. Sono stati segnati 60 gol in meno. Cosa vuol dire? Dipende da come si vede: il calcio italiano ha meno qualità? O c’è più attenzione alla fase difensiva, gli stadi pieni danno un’attenzione diversa… Sono dati che comunque, rispetto a prima, dicono qualcosa di diverso. Normale che si torni verso la normalità”.