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Juve, altra grana: spuntano gli accordi occulti col Sassuolo per Demiral

Demiral al Sassuolo col permesso della Juve, in particolare di Paratici: la procura di Modena ha aperto un fascicolo dopo aver ricevuto le mail legate all'ingaggio del difensore turco nel 2019.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Non sono finiti i guai per la Juventus. Il 19 aprile il club bianconero saprà se il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per il -15 per il caso plusvalenze sarà stato accolto oppure no. Poi sarà la volta del (prevedibile) nuovo processo sulla doppia manovra stipendi del 2020 e del 2021. E, dulcis in fundo, ci sarà da esaminare la posizione del club bianconero nel filone delle cosiddette “partnership opache” con altri club: un gruppo di squadre vincolate alla Juve da buoni rapporti (se non da aperta sudditanza), pronte a tutto pur di favorire, in campo e fuori, la Vecchia Signora.

L’affare Demiral: accordi occulti Juve-Sassuolo

Particolarmente importanti, sotto questo profilo, le ammissioni dei vertici bianconeri in merito all’ingaggio di Merih Demiral da parte del Sassuolo a gennaio 2019. I pm torinesi dell’inchiesta Prisma, come riportato da Il Fatto Quotidiano, hanno in mano le carte che provano la presenza di “accordi non depositati e non resi pubblici” che, come segnala la guardia di finanza, “avrebbero generato in capo alla Juventus impegni di natura economico-finanziaria i cui effetti non sarebbero stati rilevati nei relativi bilanci”. Un diritto-dovere di “recompra” emerso da scritture private non iscritte a bilancio e non depositato in Lega.

Demiral al Sassuolo per volere diretto della Juve

E non è tutto. In realtà l’operazione legata all’ingaggio, da parte del Sassuolo, del difensore turco sarebbe stata gestita interamente dalla Juventus. Demiral, in pratica, sarebbe finito al Sassuolo su permesso del club bianconero, in una sorta di “parcheggio” in vista di un futuro riacquisto. Lo dimostrano alcune mail del 30 gennaio 2019 tra alcuni dirigenti della Juventus: Fabio Paratici, Federico Cherubini, Cesare Gabasio e Maurizio Lombardo.

Le indicazioni di Paratici e il permesso al Sassuolo

Cosa c’è scritto nelle mail, il cui contenuto è riportato integralmente su Il Fatto? Indicazioni di Paratici, ds Juve, a Cherubini e agli altri dirigenti sui documenti da inviare al Sassuolo. La risposta di Cherubini. Persino il “permesso” di Paratici all’agente del calciatore per firmare col Sassuolo, girato allo stesso Cherubini: “Digli a Frank (Trimboli, ndr) di non firmare sino a quando x te non è ok”. Nel documento finito nelle mani dei finanzieri è esplicitato come il diritto di opzione in favore della Juventus potesse essere esercitato tra luglio 2019 e gennaio 2022 per una cifra compresa tra 12 e 28 milioni e che, indipendentemente dall’esercizio dell’opzione, la Juve avrebbe rimborsato comunque al Sassuolo quattro milioni entro il 31 luglio 2019.

Caso Demiral: il fascicolo della procura di Modena

Scrive Il Fatto che “l’ipotesi investigativa è che nei 18 milioni dell’accordo sia ‘stato incluso quantomeno l’importo in ogni caso dovuto al Sassuolo, indipendentemente dall’esercizio dell’opzione (pari a quattro milioni)'”. Sospetto confermato da una successiva mail del 13 giugno 2019, girata da Paratici a Lombardo, Cherubini e Gabasio. “Loro (il Sassuolo, ndr) vogliono 16 mii (16 milioni di euro, ndr), e non 12 perché dicono che i quattro sono dovuti a priori … parliamone”, avverte l’uomo mercato Juve. Carteggi inviati dalla guardia di finanza alla procura di Modena, che ha aperto un fascicolo.

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