Se fosse contagiosa, parleremmo di epidemia, quando non di pandemia vera e propria. Così non è, poiché la rottura del legamento crociato del ginocchio non si propaga tra gli esseri umani come un’influenza, eppure quest’anno sembra che un virus misterioso si sia scatenato contro i calciatori europei.
- Tutti i crociati rotti quest'anno
- Juve, ansia per Cabal
- Cabal ko, Motta in emergenza
- L'allarme: si gioca troppo
- Cabal infortunato, il web si infuria
Tutti i crociati rotti quest’anno
Sono ancora negli occhi i recentissimi infortuni con interessamento del legamento crociato anteriore in Liga di Éder Militao, Ilias Akomach e Enric Franquesa. Stessa sorte è capitata sempre al Real Madrid a Dani Carvajal, oltre ai giovanissimi Joan Martínez e César Palacios. Solo giovedì scorso l’attaccante del Galatasaray Mauro Icardi ha subito lo stesso destino durante la partita di Europa League contro il Tottenham. Altri nomi: Bernal e Ter Stegen (Barcellona); Traoré (Real Sociedad); Correia (Valencia); Rodri (Manchester City); González (Wolverhampton); Scamacca (Atalanta); Bremer (Juventus); Zapata (Torino); Florenzi (Roma). Anche in Francia, la situazione è critica, con ben sei giocatori che hanno subito infortuni al legamento crociato.
Juve, ansia per Cabal
Una lista già molto lunga, alla quale potrebbe presto aggiungersi un altro giocatore della Juventus, ossia il difensore Juan David Cabal. Il 23enne colombiano si è infortunato al ginocchio in allenamento con la propria Nazionale e sta rientrando a Torino, come annunciato in un comunicato dalla Federcalcio colombiana. “Lo staff tecnico della Nazionale Colombiana informa che Juan David Cabal, non sarà a disposizione per le partite contro Uruguay ed Ecuador per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Questo perché, durante l’allenamento di ieri, ha subito un infortunio al ginocchio. L’allenatore, lo staff tecnico e i compagni di nazionale augurano a Juan David una pronta guarigione e un rapido ritorno all’attività sportiva”.
Cabal ko, Motta in emergenza
Ed a Torino, dove lo staff medico bianconero farà altri approfondimenti, c’è molto pessimismo al riguardo: come riporta Giovanni Albanese, giornalista di SportItalia, in Colombia pensano ad un interessamento del crociato del ginocchio sinistro. Se così fosse, anche per lui si prospetterebbe un lungo stop. Sarebbe un guaio ulteriore per Thiago Motta, naturalmente, anche a fronte del fatto che il colombiano stava iniziando ad offrire ottime prestazioni, se si esclude l’ultima in casa del Lille. In ogni caso, sarà un elemento in meno su cui contare nelle rotazioni, e sarà un enorme problema per un reparto già funestato dall’infortunio di Bremer. A questo punto, se il ds bianconero Giuntoli ha ammesso che a gennaio si prenderà un difensore, la parafrasi del Principe della risata viene d’obbligo: quei difensori passano a due…
L’allarme: si gioca troppo
Molti, tra cui Carlo Ancelotti, indicano lo stesso colpevole: la saturazione di partite. Considerando il tempo supplementare, i giocatori delle squadre che competono nelle competizioni europee possono affrontare stagioni che si estendono fino a 72 partite. «L’accumulo di minuti nell’arco della stagione rappresenta un pericolo per la salute del giocatore. È sconsiderato per le squadre di vertice giocare fino a 300 minuti a settimana. Il carico di lavoro deve essere gestito tra i membri della rosa, ed è per questo che la FIFA ha aumentato il numero di sostituzioni consentite nelle partite per gestire il dispendio fisico, non solo come strategia tattica», ha spiegato a footboom1 il dottor Pedro Ripoll, esperto in Chirurgia Ortopedica e Traumatologia.
Cabal infortunato, il web si infuria
Tanti tifosi se la prendono con la sosta per le Nazionali, come Giulio: “Hanno fracassato le pa..e le nazionali in inverno. Si riunissero un mese l’anno e basta”. E Luca aggiunge: “Le nazionali dovrebbero vedere i giocatori solo per Mondiali, Europei ecc ecc…basta con ste partite del xxxxx!!! Chi ci rimette oltre al giocatore stesso sono le squadre che pagano i giocatori e ne vengono private”. Jacopo mette l’accento sul fatto che si gioca troppo: ” Troppe partite, vedremo sempre più infortuni, è normale. Poi, certo, ci sono giocatori più propensi ad infortuni di altri”. E Roberto ironizza: “Manco arrivato in nazionale e già infortunato”. Mentre Cristiano mette il dito sulla piaga: “Dietro siamo ai minimi termini“. Ma i numerosi appelli lanciati da addetti ai lavori e non, sono una goccia nel mare di soldi in cui i vertici del calcio mondiale ed europeo si trovano a navigare. Fino al prossimo legamento crociato.
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