Rafaela Pimenta si confessa sulle colonne del The Guardian e, tra i tanti temi toccati, torna a parlare di Paul Pogba, rivelando la sua posizione nei confronti del centrocampista della Juventus fermo dopo essere stato trovato positivo a un controllo anti-doping. L’agente parla anche di Haaland e non si trattiene attaccando il sistema per il caso Rubiales e promettendo battaglia alla Fifa sul calendario troppo fitto a cui sono sottoposti i giocatori.
- Rafaela Pimenta, la donna più influente del calcio
- "Non perdo la speranza"
- Sempre dalla parte di Paul
- In difesa di Pogba
- Lo United e il disastroso incontro con Ferguson
- Il caso Rubiales e l'attacco alla Fifa
- Quanto può valere Haaland
Rafaela Pimenta, la donna più influente del calcio
È con molta probabilità una delle donne più influenti nel panorama calcistico attuale, Rafaela Pimenta, agente che annovera nella sua scuderia campioni del calibro di Erling Haaland, Matthijs de Ligt e Paul Pogba. Brasiliana, braccio destro di Mino Raiola, di cui ha raccolto e sta portando avanti l’eredità, l’agente ha la sua chiara idea sulla situazione del centrocampista bianconero.
“Non perdo la speranza”
Intervistata dal quotidiano britannico di Manchester, l’agente ha svelato retroscena, carattere e aneddoti fuori dal campo sul Polpo juventino, non nascondendo la propria voglia di arrivare fino infondo alla vicenda del doping che ha portato alla squalifica del suo assistito:
Stiamo lavorando a un appello, ma essendo un avvocato, sono la prima a credere che se una questione deve ancora essere discussa a livello legale, lì deve rimanere. Quello che è certo è che io non perdo la speranza.
Sempre dalla parte di Paul
Parole che non arrivano a caso o semplicemente per il suo ruolo di agente del giocatore, ma anche da un apprezzamento sincero per Paul che, non a caso, la considera al pari di una “seconda mamma”. La Pimenta prosegue:
Io ci sarò sempre per Paul. Fa parte della mia vita e gli sono grata per il modo in cui mi ha trattato e sempre rispettato. È una persona fantastica, che è maturata così tanto da quando ci siamo conosciuti. L’ho incontrato che era praticamente un bambino, oggi è padre di tre figli. È cambiato tanto e sono certa che crescerà ancora. Quello che mi piace di Paul è che ogni volta che succede qualcosa di negativo, fa del suo meglio per trarne una lezione.
In difesa di Pogba
Poi, gli aneddoti e la voglia di cancellare qualche pregiudizio su Pogba, accusato troppe volte di poca professionalità:
Le persone spesso giudicano qualcuno dal suo taglio di capelli. Ma Paul non è mai stato a casa a pensare per sei ore al suo taglio di capelli. Ci pensa solo quando il suo barbiere gli dice “facciamo i capelli biondi, è divertente”. Paul dice ‘ogni cosa’. Quando stava facendo il taglio di capelli in diretta su Instagram, era in anticipo sui tempi. Oggi lo fanno tutti.
Lo United e il disastroso incontro con Ferguson
Restando in tema di aneddoti, la Pimenta ricorda anche il retroscena del passaggio di Pogba dalla Juventus allo United e il primo tragico incontro con il tecnico dei Red Devils, Alex Ferguson:
Prima che tornasse a Manchester dissi a Mino di fissare un valore pari a quello di Bale più un euro, così da battere il record di Barnett, agente del gallese. Bale venne acquistato dal Real per 100 milioni di euro. Io avevo chiesto un solo euro in più, ma alla fine lo United pagò 110 milioni di euro. Ricordo ancora il primo incontro con Sir Alex Ferguson. Oddio, più che incontro potremmo definirlo un incidente ferroviario. Era iniziata male ed è finita male… Entrò nella stanza e colpì il tavolo rovesciando il nostro tè ovunque. Era furioso e Mino era arrabbiatissimo. Fu un disastro.
Il caso Rubiales e l’attacco alla Fifa
Tra il primo incontro-scontro con Raiola e altri aneddoti, la Pimenta si è, poi, espressa con dispiacere sul caso Rubiales, rivelando di non aver gradito il dilungarsi della questione che, a suo dire, avrebbe evidenziato la mancata condanna unanime all’ex numero uno della Federcalcio spagnola da parte del sistema. Ma ce n’è anche per la FIFA e i troppi impegni a cui sono chiamati giocatori oggi:
Troppi impegni, troppe ore di viaggio avanti e indietro per la nazionale, il club, questa competizione, quella competizione. Penso che il loro ordine del giorno sia quello di indebolire gli agenti in modo che anche i giocatori siano più deboli. Ci sono molte illegalità in questi regolamenti, ma spetterà a un giudice decidere. […] Possiamo solo sperare che ci sia giustizia. Ma, finché vivremo, combatteremo.
Quanto può valere Haaland
Su Haaland, infine, l’agente non ha dubbi: “Può complessivamente, tenendo conto della sua intera carriera, del merchandising, dei biglietti delle partite ecc., arrivare a valere un miliardo di sterline. Com’è Erling? È fantastico, con i piedi per terra. È molto consapevole di chi è e di ciò che rappresenta. Non ho mai visto in lui quei cambiamenti negativi che la fama e la fortuna portano solitamente. Ha solo 23 anni, ma è così maturo, così profondo, così calmo… e gli piace mangiare“.