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Champions League: Morata scatenato, Haaland omaggia Drogba, l’arbitro Mariani aiuta il Porto

La serata di Champions League, tra conferme e sorprese: le prime due qualificate e la disfatta del Barcellona: il Porto vince tra le polemiche

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Notte di Champions League che ha regalato gol e spettacolo su tutti i campi, con Alvaro Morata assoluto protagonista con la maglia dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone, contro un Celtic che non è riuscito a ripetere la prestazione dell’andata. Porto vittorioso con l’Anversa anche grazie a una decisione dubbia dell’arbitro, mentre ha deluso il Barcellona di Xavi Hernandez contro lo Shakhtar Donetsk. Ecco cosa è successo ieri, tra conferme e sorprese.

Morata e Griezmann trascinano l’Atletico Madrid

Con un rotondo 6-0, davanti allo straordinario pubblico del “Wanda Metropolitano”, l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone tiene il passo delle dirette concorrenti, centrando il secondo successo in questa edizione della Champions League. Dopo il pareggio di Glasgow, i Colchoneros erano costretti a vincere per evitare guai e consolidare il primato in classifica, con Feyenoord e Lazio che si giocheranno fino alla fine la seconda piazza del raggruppamento.

Alvaro Morata, completamente ritrovato in questo avvio di stagione, ha sfornato una prestazione di assoluto livello, realizzando una doppietta importantissima per i capitolini, accompagnata dai due gol del solito Antoine Griezmann e dalle reti di Lino e Saul Niguez.

Scozzesi annichiliti e sempre più lontani anche da un eventuale qualificazione alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. In tal senso, l’1-0 della Lazio di Maurizio Sarri, targato Immobile, tiene aperto qualsiasi discorso in chiave secondo posto. Atletico in vetta alla graduatoria a quota 8, con i biancocelesti che scavalcano proprio gli olandesi, ora terzi con 6 punti all’attivo.

Porto con l’aiuto dell’arbitro, 2-0 all’Anversa tra le polemiche

Vittoria di capitale importanza per il Porto, trascinato da un super Evanilson contro l’Anversa. Fa tutto lui nella prima frazione di gioco: prima fallisce il gol del vantaggio non sfruttando un errore clamoroso del portiere avversario, poi subisce il fallo di Kirk all’interno dei 16 metri e trasforma il rigore dell’1-0.

Decisione dubbia del direttore di gara, l’italiano Mariani, con il difensore della compagine belga che ha provato in tutti i modi ad evitare il contatto, pur essendo alle spalle del centravanti lusitano. Bravo Evanilson ad accentuare il contatto e a convincere l’arbitro a decretare il tiro dal dischetto. Il VAR, del resto, non può intervenire per stabilire l’entità di un contatto.

Nella ripresa diventa tutto più facile, complice l’espulsione di Ekkelenkamp. Da segnalare un’altra super prestazione di Pepe, che ha chiuso la gara nel finale. Il centrale portoghese, simbolo della Nazionale guidata da CR7, é andato a segno a 40 anni e 254 giorni, confermandosi un autentico pilastro della retroguardia dei Dragoes, nonostante una carta d’identità non più giovanissima. Esperienza e personalità al servizio di allenatore e compagni. È lui il marcatore più anziano della storia della Champions, superato Francesco Totti.

Delusione Barcellona, Manchester City e Lipsia qualificate

Prova deludente del Barcellona di Xavi Hernandez, imbrigliato dallo Shakhtar Donetsk e costretto a piegarsi al talento degli arancioneri, contro ogni pronostico. Un primo campanello d’allarme era scattato in campionato lo scorso weekend, quando i catalani erano riusciti a vincere immeritatamente a San Sebastian, contro una Real Sociedad che aveva stradominato nell’arco dei 90 minuti, creando un numero incredibile di palle gol, non sfruttate.

Il gol di Araujo, convalidato con l’ausilio del VAR nel recupero, ha oscurato i problemi offensivi del Barça, che stenta a decollare. Stavolta, é Sikan ad infliggere il primo ko stagionale in Champions League ai blaugrana.

Manchester City e Lipsia, invece, sono già aritmeticamente qualificate alla fase successiva, grazie alle comode vittorie con Young Boys e Stella Rossa di Belgrado. I Citizens di Pep Guardiola, al pari dei tedeschi gestiti dalla “famiglia” Red Bull, hanno stradominato il gruppo G, staccando il pass per il prossimo turno con due giornate d’anticipo: a segno ancora Haaland che – come aveva promesso a Drogba nella cerimonia del Pallone d’oro- esulta imitando il bomber ivoriano. Questo consentirà di gestire al meglio le energie psico-fisiche dei calciatori nelle prossime settimane.

Nel girone del Milan, tra i più equilibrati di questa edizione, il Borussia Dortmund resta imbattuto contro il Newcastle, vincendo anche il confronto interno con gli inglesi, mettendo in vetrina le qualità e il pragmatismo di Brandt e compagni. Gialloneri ora in testa alla classifica del raggruppamento, con 7 punti all’attivo, a +1 sul PSG e due lunghezze di vantaggio sul Milan. Resta a quota 4 la compagine di Sandro Tonali.

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