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Juventus, Allegri spiega momento no-Chiesa e ammette il vero obiettivo

Il tecnico bianconero soddisfatto del secondo tempo dei suoi ma sottolinea le ingenuità in area, Rugani racconta la gioia per il gol partita

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha parlato, anche animatamente, con Vlahovic, con Chiesa, con chiunque gli capitasse a tiro di panchina durante la gara, si è sgolato, si è tolto la giacca, se l’è rimessa, è andato via prima del fischio finale, poi è tornato indietro. L’ha giocata in pratica anche lui, Max Allegri, questa partita col Frosinone vinta all’ultimo soffio, quando lo spettro della quinta gara senza vittorie già aleggiava torvo sullo Stadium. Il tecnico bianconero analizza alle tv la gara e spiega come l’ha vista.

Allegri sottolinea gli errori sui gol presi

Il tecnico bianconero dice: “È stata una prestazione buona nel secondo tempo, eravamo partiti bene poi abbiamo preso due gol, sul primo abbiamo sbagliato poi in area eravamo uno contro cinque. Sul secondo Rabiot era zoppo, bisognava avere l’astuzia di fermare il gioco con un fallo. Nel secondo tempo siamo stati più lucidi, abbiamo avuto occasioni, potevamo segnare prima. Rugani ha fatto un gol molto bello”.

Proprio ieri aveva quasi profetizzato sul risultato, dicendo: “Alla Juve le pressioni ci sono sempre, se vinci 3-2 hai preso due gol e non va bene, se vinci 1-0 non va bene lo stesso”. E’ arrivato il 3-2 con le critiche alla difesa ma Allegri si tiene i tre punti: “Era fondamentale tornare a vincere per non abituarsi a perdere, dobbiamo riprendere a fare quello che facevamo prima. In questo momento è così e cercheremo di invertire il trend, come oggi era importante vincere perchè sono tre punti pesanti per la corsa Champions. E soprattutto ci togliamo da queste quattro partite dove avevamo solamente due punti”.

Allegri spiega il momento di Chiesa

Tra i peggiori c’è stato Chiesa, apparso in ritardo di condizione: “Ha giocato da seconda punta, poi facevamo fatica a uscire e l’ho messo più largo per far giocare Kostic largo. Federico viene da un momento in cui ha giocato meno, deve ritrovare la condizione ma è un giocatore importante. Nel calcio bisogna muoversi e smarcarsi, sull’esterno si trova a più agio ma rimane un po’ troppo lontano dall’azione. Nel primo tempo non ha fatto malissimo, deve ritrovare la condizione, lo sa anche lui e restare sereno perché sarà importante da qui alla fine”.

Allegri fissa gli obiettivi

Il tecnico bianconero prosegue: “Oggi era importante tornare a vincere, alla Juventus quando non arrivano i risultati sale ancora di più la pressione. Abbiamo fatto 57 punti che sono tanti. Bisogna assolutamente guardare al presente, al futuro ci penserà la società come ha sempre fatto. Abbiamo rimesso il Bologna a 9 punti ma mancano ancora tanti scontri diretti, raggiungere il secondo posto sarebbe un risultato molto importante per la crescita della squadra e c’è una semifinale di Coppa Italia da giocare”.

Dopo un giudizio su Alcaraz (“Ha fatto delle buone cose, poi si è intestardito a giocare centrale. Quando abbiamo allargato il gioco abbiamo avuto buone occasioni. Può soltanto migliorare”) e dopo aver difeso Locatelli (“Non sta facendo male, anzi è un giocatore sempre presente e affidabile. Lui non molla mai e sono molto contento”) Allegri risponde alla domanda se la Juve è Vlahovic dipendente: “Ci sono stati dei momenti in cui non segnava e la squadra ha fatto dei buoni risultati. Ora sta segnando e siamo contenti. Sta trovando una buona condizione senza mai uscire dalla gara come è capitato contro l’Inter”.

Rugani dopo il gol per 30 secondi senza respirare

A Dazn Rugani racconta la gioia del gol partita: “Tutto bene, sono rimasto 30 secondi senza respirare, però tutto bene, è un gol troppo importante, sono felicissimo di aver aiutato la squadra a vincere e soprattutto ad uscire da questo momento di difficoltà. Adesso dobbiamo essere bravi a buttarcelo alle spalle. I gol presi? Non lo so, penso sia molto un fattore mentale, un fattore di cattiveria anche difensiva, di coesione, forse abbiamo perso qualcosina in quel senso, che è stata la nostra forza per tutta questa parte di stagione. Dobbiamo ritrovarla, quando ci mettiamo in testa di difendere tutti insieme è veramente dura farci gol. Dobbiamo ricordarci di quello che abbiamo fatto”.

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