Leonardo Bonucci si conferma un personaggio senza peli sulla lingua nella nuova puntata di “Fenomeni”, format d’approfondimento sui personaggi di ieri e di oggi del calcio: nella sua intervista l’ex Juventus racconta il rapporto turbolento con Massimiliano Allegri, rivelando di essere arrivato alle mani col tecnico, ma riserva battute al veleno anche agli ex compagni Wojciech Szczesny e Andrea Pirlo.
- Juventus, l’ex Bonucci e le origini del rapporto con Allegri
- Juventus, Bonucci e il racconto della rissa con Allegri
- Juventus, Allegri voleva Bonucci fuori rosa
- Bonucci contro l’ex dirigenza della Juventus
- Bonucci e la risposta piccata a Szczesny
- Bonucci e la frecciata a Pirlo
Juventus, l’ex Bonucci e le origini del rapporto con Allegri
Leonardo Bonucci non fa prigionieri: nell’ultima puntata di “Fenomeni”, su Amazon Prime Video, l’ex difensore della Juventus attacca vari personaggi incontrati nel corso della sua carriera, a partire da Massimiliano Allegri. Bonucci parte dalle origini di un rapporto complicato. “Uno dei suoi collaboratori venne da me e mi disse ‘Sai, quando siamo arrivati alla Juve il nostro pensiero era quello di farti fuori perché quando giocavamo contro di te preparavamo la partita su di te perché magari facevi la ca…ta’ – dice Bonucci – Queste cose si dicono sotto forma di battuta, però evidentemente l’aveva pensata”.
Juventus, Bonucci e il racconto della rissa con Allegri
Il punto di rottura tra Bonucci e Allegri arriva nella partita col Palermo del 2017: un episodio in campo porta alla lite i due, con l’ex difensore mandato poi in tribuna nella gara successiva di Champions League col Porto, quella del famoso “sgabello” su cui il giocatore si accomoda durante la partita con i lusitani all’Allianz Stadium. A “Fenomeni” Bonucci racconta i dettagli di quella lite, anzi della rissa che poi ebbe con Allegri. “In campo dicevamo a Marchisio, che rientrava dall’infortunio ed era morto, di farsi cambiare. Io faccio segno ad Allegri di sostituirlo, perché non ce la faceva più. Dopo 5’ però cambia Sturaro con Rincon, e lascia Claudio dentro. Io gli faccio segno di cambiare l’8, ci sono anche i video, perché Claudio non ne aveva più, e lui con la mano mi manda a fa…o, come a diro ‘Stai zitto, pensa a fare il giocatore’. Il tutto mentre era in panchina”.
Bonucci coglie anche un insulto: “Mi disse anche ‘Sei un co…ne’ o una roba del genere, c’erano anche i video di questa scena. E lì non ci ho visto più”. Bonucci a fine gara corre negli spogliatoi. “Mi compare davanti Landucci, il secondo di Allegri, lo sposto con il braccio e sbatte vicino la porta – continua l’ex difensore -. Entro dentro, e lì ci siamo attaccati: arrivarono Nedved, Paratici, anche Lichtsteiner a separarci. Quando ci eravamo ‘raffreddati’, sono andato da Allegri a dirgli che non aveva capito nulla di ciò che gli avevo detto in campo. E lui si è riscaldato di nuovo, è ripartito col suo veleno che c’aveva, è arrivato Paratici e mi ha tirato fuori. Da quel momento in poi è finita”.
Juventus, Allegri voleva Bonucci fuori rosa
Dopo quell’episodio, racconta Bonucci, Allegri chiese di mettere il giocatore fuori rosa. “Lui ha cominciato a dire che dovevo andare fuori rosa, che se non andavo fuori rosa non allenava più. Lì ci fu la mediazione di Paratici, Marotta, Nedved, Chiellini, Barzagli, Buffon. Ho saltato la gara col Porto, dove mi mandò in tribuna, e ricominciai a giocare. Ma lì si era tutto rotto. Nel tentativo di mediazione, quando mi dissero di accettare, mi raccontarono che Allegri era in scadenza, che bisogna vedere come andavano le cose e che io per loro ero importante. Prima della finale di Cardiff però rinnovano il contratto di Allegri, che per carità ci sta. Però dopo la partita esce fuori che io avevo fatto casino dentro lo spogliatoio. Chiamo il direttore, e dico che sono un patrimonio della società, che sono alla Juve da tanti anni, chiedendogli se non era arrivato il momento di smentire quelle voci visto che non era successo nulla. La risposta fu ‘Non dobbiamo dire niente’, e lì…”.
Bonucci contro l’ex dirigenza della Juventus
Bonucci passa poi da Allegri all’ex dirigenza della Juventus. “Un altro episodio un po’ così fu il fatto che quella gara col Palermo feci la mia 300esima partita con la Juve – continua l’ex difensore – : in quei casi ti danno una targa commemorativa e mettono la maglia nel museo. Sai quando ho messo la mia maglietta nel museo? Quando sono tornato dal Milan… Quindi tutte queste cose insieme le ho vissute come mancanze di rispetto”.
Bonucci e la risposta piccata a Szczesny
Nel corso dell’intervista, Bonucci se la prende anche con altri personaggi del mondo Juventus, come Wojciech Szczesny, che in un’intervista ha raccontato che indossava le cuffie e ascoltava musica durante i discorsi motivazionali dell’ex difensore negli spogliatoi. “Sì ci sono rimasto male, anche per la sacralità dello spogliatoio – il suo commento -. Io parlavo per il bene della squadra, poi quando io parlavo lui non c’era, era chiuso in bagno non dico a fare cosa, ma ne ha parlato pure lui. Ha tirato in mezzo anche De Ligt ma io ho avuto un ottimo rapporto con lui. Era in un momento che ha lasciato il calcio poi è tornato, magari era confuso. Sono rimasto molto sorpreso dalla ca…ta che ha detto”.
Bonucci e la frecciata a Pirlo
Infine tra i passaggi polemici c’è anche quello su Andrea Pirlo, che di Bonucci è stato prima compagno di squadra e poi allenatore, anche se per una sola stagione. Bonucci lo cita parlando degli Europei vinti con la Nazionale nel 2021. “Ho vinto il premio di miglior giocatore della finale con l’Inghilterra, sono stato inserito nella top 11 dell’Europeo: è stata la consacrazione finale della mia carriera – le sue parole – . Ho vissuto 40 giorni al top, anche se all’inizio non ero al massimo perché il nostro amico Andrea (Pirlo, ndr) non mi faceva giocare nelle ultime gare di campionato con la Juve, schierando De Ligt e Chiellini. E quindi sono arrivato all’Europeo con poco minutaggio, ma alla fine lo devo ringraziare perché sono arrivato fresco…”.