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Juventus, Chiesa esubero da piazzare: le parole di Motta e gli scenari di mercato

L'allenatore italo-brasiliano ha confermato la volontà di non puntare sull'esterno. Giuntoli adesso ha 26 giorni per trovare un acquirente e piazzarlo

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Da ieri non ci sono più dubbi: Federico Chiesa è fuori dalla Juventus. L’esclusione dall’amichevole contro il Brest era stata un bell’indizio sulla chiusura di una storia che in realtà aveva avuto un racconto chiaro ed univoco fin dalla principio. Dopo, poi, sono arrivate anche le parole di Thiago Motta a sancire definitivamente l’esclusione dell’esterno offensivo dal nuovo corso bianconero. Una scelta forte, per certi versi impopolare, ma ormai presa e incontrovertibile. Con 26 giorni per trovare una soluzione.

Nessuna speranza: Chiesa è già passato

Thiago Motta non ama i giri di parole. Il tecnico italo-brasiliano è uno che va dritto sulla questione, non sottraendosi neppure dinanzi agli argomenti più spinosi. E cosa c’è di più spinoso di Federico Chiesa, in questo momento, nella Juventus. Sul numero 7 bianconero il pensiero dell’allenatore è chiaro e lo ha annunciato in mondovisione ieri dopo l’amichevole col Brest: “Chi è rimasto a Torino rappresenta una situazione di mercato. Tutti, a parte Miretti che in questo momento è infortunato. Noi all’interno siamo stati chiari. Abbiamo parlato con ognuno di loro. Sia su Chiesa che sugli altri è una decisione presa e ne siamo convinti“.

Il problema è tutto della Juve

Qualche tifoso juventino ancora ci sperava ma dopo ieri è stato messo un punto definitivo alla questione Chiesa. Almeno per ciò che riguarda la Vecchia Signora, perché il resto è tutto da decifrare. Ad oggi 4 agosto di offerte vere e proprie per il 27enne genovese non ne sono arrivate. Si è parlato di Roma – pista abbondantemente archiviata dopo Soulé – di Napoli con la possibilità di scambio con Raspadori e di qualche sirena inglese non meglio precisata. Ma la verità è che oggi il problema è tutto sulle spalle del club piemontese, dato il contratto in scadenza 2025.

La valutazione scende ancora: la palla passa a Giuntoli

Insomma, la strategia della Juve è apparsa piuttosto rischiosa. Oggi tutti sanno che Federico Chiesa è un esubero in casa bianconera e va sistemato al miglior offerente entro il 30 agosto. Un fattore che sicuramente non aiuta Cristiano Giuntoli ad incassare una bella somma da un calciatore valutato non meno di 20 milioni. Vedremo se il Football Director della Vecchia Signora sarà in grado di trovare una soluzione nel tempo mancante. Sarebbe fondamentale incamerare denaro fresco da reinvestire sul mercato.

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