In una lunga intervista ai microfoni del canale YouTube CalcioShop, Federico Chiesa ha spiegato quanto la sua famiglia abbia inciso sulla scelta di giocare a calcio: “Quando ho iniziato a muovere i primi passi avevo sempre la palla attaccata ai piedi. La passione me l’ha trasmessa mio padre, portandomi a sette anni alla Settimianese. Con mio padre abbiamo un bellissimo rapporto. Ha una grande esperienza e quando mi dà qualche consiglio mi fa piacere. Mia mamma è stata 20 anni dietro mio papà nella sua carriera. Crescendo mi hanno sempre chiesto il massimo, sia nel calcio e sia negli studi e a scuola. Tutto ciò mi ha aiutato a diventare l’uomo che sono oggi”.
Sugli allenatori avuti in carriera: “Paulo Sousa ha puntato subito su di me, mi ha dato tantissima fiducia. Lo devo ringraziare perché mi ha fatto fare il salto dalla Primavera alla prima squadra. Penso anche a Eddy Baggio: erano gli Allievi Nazionali, grazie a lui ho iniziato a giocare con più costanza. In Primavera Guidi, mi ha insegnato tantissimo sotto l’aspetto calcistico, dell’intensità”.
Non sarà titolare come nella Juventus all’Europeo ma Chiesa resta un giocatore fondamentale per Mancini: “Essere un giocatore della Nazionale è un sogno che si avvera, è un qualcosa di unico perché più della Nazionale non c’è niente. Il momento che ricordo più della Nazionale è la finale del Mondiale del 2006. Me la ricordo anche se ero piccolino. Poi metto anche il 2-0 dell’Italia con la Germania agli Europei del 2012. Ora tutti ci auguriamo di raggiungere il massimo. Ma dobbiamo pensare di partita in partita. Veniamo da una delusione con il mancato accesso ai Mondiali, è la prima competizione dopo quella disfatta quindi c’è grande entusiasmo”.
Chiesa chiude parlando di Cristiano Ronaldo: “Voglio migliorare in tutto e c’è sempre qualcosa da migliorare. Ogni giorno vado al campo con grandi motivazioni per cercare nuovi stimoli e dare ancora di più. Ci sono tanti aspetti tecnici, il tiro in porta ad esempio, che devo migliorare: gioco con uno dei forti calciatori della storia che sa veramente tirare in porta, Cristiano Ronaldo. Da lui cerco di guardare tutto, è unico nel suo genere”.