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Juve, Motta ai titoli di coda: Tudor traghettatore, idee Gasperini e De Zerbi. Ma i tifosi sognano Conte

L'esperienza di Thiago Motta alla Juventus è agli sgoccioli, ma difficilmente terminerà prima della fine del campionato: da Tudor a Conte, i nomi per la sostituzione non mancano.

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Carmine Roca

Carmine Roca

Giornalista

Giornalista pubblicista, appassionato di calcio in tutte le sue sfaccettature, con una particolare predilezione per i campionati minori.

La figuraccia contro l’Atalanta, con tanto di 4-0 sul groppone, ha definitivamente messo in mostra tutte le debolezze della Juventus di Thiago Motta, già fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia, ed estromessa, con molta probabilità, pure dalla corsa scudetto (-9 dall’Inter). Tempo di valutazioni in casa bianconera: al momento si esclude l’esonero anticipato, ma per Thiago Motta l’esperienza juventina è comunque agli sgoccioli.

Thiago Motta-Juventus, matrimonio agli sgoccioli

Fuori dalla Champions League (ai playoff, battuta da un PSV che ne ha beccati 7 dall’Arsenal nella gara di andata degli ottavi) e dalla Coppa Italia (eliminata ai quarti dall’Empoli baby), mancato l’assalto alla Supercoppa Italiana e tagliata praticamente fuori dalla corsa scudetto con 10 giornate di anticipo (-9 dall’Inter): la Juventus si lecca le ferite in una stagione da dimenticare.

L’ultimo obiettivo – e non sarà facile conquistarlo – è un contentino, un brodino caldo: un posto nella prossima Champions League, che almeno limiterebbe economicamente i danni. Mancarlo farebbe sprofondare la Juventus in un nuovo ridimensionamento tecnico. Ma, soprattutto, farebbe terminare anzitempo l’esperienza di Thiago Motta sulla panchina bianconera.

Il tecnico già traballa da settimane, la scoppola subita dall’Atalanta potrebbe aver allontanato definitivamente qualsiasi speranza di riconferma. Almeno per il momento non rischia l’esonero, che non arriverà prima del Mondiale per Club, a meno di un drammatico tracollo che pregiudicherebbe il 4° posto.

Thiago Motta, addio Juve? I candidati alla sostituzione

Ma l’eventuale sostituzione di Thiago Motta tra fine campionato e Mondiale per Club (inizia il 15 giugno) non è poi così semplice. Ad esempio, Gian Piero Gasperini, uno dei candidati alla panchina della Juventus, dovrebbe liberarsi prima dal contratto con l’Atalanta in scadenza nel 2026. Ipotesi complicata, ma non impossibile. Il suo ciclo alla Dea sembra ai titoli di coda, una chiamata dalla Juventus l’accoglierebbe a braccia aperte: sarebbe un ritorno al passato, ma anche una promozione (dipende) che darebbe merito al lavoro svolto in carriera.

I tifosi bianconeri apprezzerebbero Gasperini, ma sognano il ritorno di Antonio Conte. In questo caso le probabilità sono risicate: l’allenatore salentino è legato al Napoli fino al 2027 e Dio solo sa quanto sia difficile trattare con Aurelio De Laurentiis per una risoluzione (molto) anticipata dell’accordo sottoscritto la scorsa estate.

Poi c’è da fare i conti con il bilancio (Conte è un vincente, difficilmente si accontenterebbe sul mercato, come già accaduto al Napoli) e con le insidie dei “cavalli di ritorno”: ha vinto due scudetti, uno da imbattuto, l’altro con 102 punti all’attivo. Ripetersi, con questa Juve, è quasi un’impresa. Anche Roberto De Zerbi piace, ma sarà difficile smuoverlo dal Marsiglia.

Chi è libero da vincoli e potrebbe firmare sin da subito è Roberto Mancini. L’ex commissario tecnico della Nazionale azzurra, campione d’Europa nel 2021, è reduce dalla sfortunata e chiacchierata avventura araba. L’esperienza a livello internazionale non gli manca, ma economicamente l’affare potrebbe non essere alla portata per la Juventus.

Thiago Motta esonerato, spuntano i traghettatori

Dovessero andar male le prossime due, tre gare, per Thiago Motta potrebbero aprirsi le porte di un esonero anticipato, prima della fine del campionato. A quel punto per terminare la stagione potrebbe essere chiamato Igor Tudor, ex calciatore bianconero e membro dello staff di Andrea Pirlo: ripristinerebbe quella juventinità che nell’ultimo periodo è andata persa.

Ma un’altra ipotesi, secondo la Gazzetta dello Sport, è la promozione di Massimo Brambilla, attuale allenatore della Next Gen, risollevata dal fondo della classifica e avvicinata sensibilmente alla qualificazione ai playoff. Il più classico dei traghettatori, in attesa di affidare la squadra a un tecnico d’esperienza, che possa riportare la Juventus ai fasti di un tempo.

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