L’annata 2020/2021 di Andrea Pirlo alla guida della Juventus si può vedere anche sotto questo aspetto: 51 partite ufficiali da allenatore, 2 finali raggiunte, 2 trofei vinti contro Gattuso e Gasperini (due dei tecnici indiziati a sostituirlo). Dopo la vittoria della Coppa Italia ai danni dell’Atalanta (non senza polemiche, ci mancherebbe), si attende l’ultima giornata di Serie A per sapere tutto sul futuro di Andrea Pirlo: sicuramente non può bastare la vittoria di ieri sera per salvare una stagione altrimenti disastrosa, ma la conquista d un piazzamento Champions sarebbe invece un mattoncino molto più sostanzioso verso la riconferma in bianconero.
Ieri sera, dopo la vittoria, gli animi erano decisamente dalla parte del tecnico bresciano. Nel turbinio dei complimenti che sottolineavano come “il Maestro” avesse comunque conquistato due trofei, lo stesso allenatore bianconero è rimasto soddisfatto da quello che aveva visto in campo. Alla domanda “ti riconfermeresti”, Pirlo ha risposto senza paura: “Sì”. Dunque, da parte sua, nessuna intenzione di fare un passo indietro dal timone della vecchia Signora, più intenzionato che mai a portare avanti il suo progetto tecnico.
In realtà questo “progetto tecnico” è un po una copia del lavoro di Allegri e Sarri. McKennie largo a destra ricorda il più “allegriano” dei Matuidi, e il gioco espresso in questi mesi è fin troppo simile a quello di Sarri, senza però il piccolo dettaglio della conquista dello Scudetto.
E allora vale la pena fare una piccola riflessione su cosa sia giusto fare in casa Juventus. Bastano due titoli in poco più di 50 partite (secondo allenatore più veloce della storia dopo Vialli con 28) per meritare una riconferma?Quanto pesa l’eliminazione dalla Champions League? La squadra poteva vincere lo scudetto? Una stagione di stenti può essere riscattata dalle ultime 5 partite?
Il pericolo qui è che l’euforia del momento cancelli un anno di sofferenze di riflessioni. La questione, a giochi fatti è più o meno così: se i bianconeri arriveranno quinti, allora Pirlo deve essere allontanato da Torino per riniziare con qualcuno di più esperto e con in mano la situazione. Certo è che, in un mondo ideale, a pagare non dovrebbe essere solamente Pirlo, ma anche Agnelli, Paratici e i giocatori. In un mondo ideale, si, ma non sarà così. In caso di conquista della qualificazione in Champions League, unita alla conquista di 2 trofei al primo anno in panchina, allora si potrebbe iniziare a parlare della line-up per il 2021/2022.
Nelle mani di Gasperini e Juric (che sono come padre e figlio), rispettivi avversari di Milan e Napoli, le speranze di rimanere in sella. È l’ultima chance per essere ancora l’allenatore della Juventus, però questa volta non dipende da lui. E occhio al Bologna: Sinisa ha il dente avvelenato.
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