Una Juventus pessima sbaglia l’approccio a Oporto e rischia l’eliminazione anticipata dalla Champions League: Chiesa con la sua rete tiene in piedi i bianconeri di Andrea Pirlo, mai così sotto accusa. La squadra, penalizzata dall’assenza di elementi come Cuadrado, Bonucci e Arthur, scende in campo deconcentrata e fa scena muta nel primo tempo, sbagliando tanto in difesa e senza creare nulla in attacco. Una Juventus ancora peggiore rispetto a quella di Napoli.
Il tecnico bianconero dopo la partita va avanti per la sua strada: “Il gioco dal basso? Continuerò a chiederlo perché secondo me porta vantaggi. Stasera c’è stato uno svantaggio perché è stato fatto un errore, senza giocatori di struttura davanti sarebbe inutile cercare di lanciare il pallone in avanti. Secondo me la costruzione dal basso è un vantaggio se fatta bene, un errore non può scalfire quello che stiamo facendo”.
Pirlo ha invece, come a Napoli, puntato il dito contro l’arbitro per il rigore negato dall’arbitro nel finale: “È un episodio che pesa, perché mi sembra che sia un rigore netto. L’arbitro ci ha dato una spiegazione tutta sua, dicendo che era finita la gara e non era il caso di andare a rivederla. Una cosa strana, anche se è finita la partita dovresti avere il coraggio di andare a vedere”.
La partita di Oporto ha aperto definitivamente la crisi in attacco: se Cristiano Ronaldo non gira, la Juventus è una squadra normale. E CR7 con i Dragoni ha offerto una delle sue peggiori prove da quando è in bianconero, senza idee, né acuti. Il problema di Pirlo è soprattutto la mancanza di alternative in attacco: Morata quando è entrato ha dato la scossa, ma non era in condizione. “Non era al meglio, quando è rientrato negli spogliatoi è svenuto“.
E poi c’è la questione Dybala, che la Juve si trascina dall’inizio della stagione: la Joya era in panchina ma non è mai scesa in campo. “Non aveva neanche 5 minuti nelle gambe”.