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Juventus, la scossa di Allegri: il piano per uscire dal tunnel e una promessa

L'allenatore bianconero non alza bandiera bianca e assicura che rimarrà in ogni caso sulla panchina

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ la prima voce ufficiale che esce dopo tweet e comunicati. La faccia ce la mette lui, Massimiliano Allegri, chiamato al duro compito di rassicurare i tifosi, di dar voce al pensiero del club e di motivare una squadra demoralizzata dopo la stangata dell’Appello. Il -15 pesa tantissimo, la zona Champions un’utopia o quasi senza contare la possibilità di ulteriori penalizzazioni compresa l’esclusione dalle coppe europee. Ci vuole coraggio e fiducia per non vedere il quadro solo nero, alla vigilia peraltro di una gara difficilissima contro un’Atalanta tornata quella dei tempi d’oro.

Juventus, Allegri prova a sdrammatizzare

Alle 12.01, puntualissimo, il tecnico si presenta di fronte al “plotone” dei giornalisti e manda un messaggio ai tifosi: “Dobbiamo chiudere l’andata nel girone dei modi, dobbiamo compattarci tutti, continuare a lavorare col profilo basso ma noi dobbiamo pensare solo al campo. Per noi non deve cambiare niente, giochiamo in casa con l’Atalanta e dobbiamo cercare di vincere, ci consentirebbe di poter agganciare il settimo posto, poi ci saranno coppa Italia ed Europa League. Come si riparte dopo il -15? Queste vicende riguardano la società, ci sarà il ricorso ma noi dobbiamo pensare solo al campo, ora abbiamo 22 punti e momentaneamente è un dato di fatto, dobbiamo girare a 25 punti e affrontare il ritorno per ottenere il massimo e scalare piano piano delle posizioni”.

Juventus, Allegri recupera Cuadrado e Rabiot

Non teme ripercussioni nei giocatori il tecnico della Juve: “Alla Juventus non si gioca mai con leggerezza, abbiamo una pressione per dover vincere, dobbiamo recuperare dei giocatori, la prossima settimana recuperemo Pogba e Vlahovic, domani torna Cuadrado, Rabiot anche dovrebbe essere a posto e fino a questo momento, prima della sentenza di ieri, avevamo 37 punti con tutte le possibilità di giocarsi un posto in Champions e magari il campionato. Dobbiamo fare il nostro dovere, la sentenza arriverà fra due mesi e non dobbiamo avere rimpianti quando arriverà. Ci siamo passati anche un mese fa, quando c’è stato il ribaltone del Cda e le dimissioni del presidente. E’ un grosso imprevisto ma singolarmente se ne esce rafforzati con tutta la serenità del caso, e l’impegno e la voglia di vincere sul campo e un passettino alla volta scalare la classifica”

Juventus, il presidente Ferrero parla oggi alla squadra

Allegri ha parlato già con l’ad Scanavino: “Oggi alle 14.30 sia lui che il presidente Ferrero parleranno alla squadra, a noi non resta che fare allenamento e pensare alla partita. Quanto successo è un dato di fatto, momentaneo ma è un dato di fatto e tutte le situazioni vanno trasformate in opportunità. Non possiamo dire dove saremo il 5 giugno ma c’è anche l’Europa League che ci consentirebbe di andare in Champions, anche se non è facile, e 60 punti a disposizione in campionato. Con la squadra io non dovrò inventare tante parole, loro sanno benissimo cosa fare, per noi non è cambiato niente. Quando mi hanno parlato di 9 punti in meno ho fatto il calcolo per vedere quanti ce ne mancavano per la Champions e quando ho saputo dei 15 punti ho rifatto un altro calcolo“.

Juventus, Allegri assicura che rimarrà al suo posto

Ci saranno anche altre possibili sentenze e il rischio che l’Uefa cacci la Juve dalle coppe ma il tecnico assicura che in nessun caso scapperà: “Sono e rimarrò l’allenatore della Juve a meno che non mi caccino, bisogna essere responsabili, bisogna essere uomini per poter far bene, è più stimolante per me agire nelle difficoltà. Dobbiamo accettare la sentenza di ieri ma per quanto riguarda me e la squadra dobbiamo pensare a giocare, accettando questa sfida per fare qualcosa di straordinario”. Oltre alla penalizzazione c’è anche la squalifica di Cherubini, le responsabilità per Allegri aumentano: “Sono dispiaciuto per lui e per tutti gli altri, Agnelli, Nedved e Arrivabene, c’è un aspetto umano che va al di là di tutto”

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