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Juventus, la vendetta di Elkann contro Agnelli: non solo calcio, Andrea allontanato anche da Exor e Stellantis

Il rapporto molto teso tra John Elkann e Andrea Agnelli non si riflette solo sul calcio con la gestione della Juventus che ha portato a una profonda divisione tra i due: l’ex presidente bianconero ha perso tutti gli incarichi

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Andrea Agnelli o John Elkann? I tifosi della Juventus nel corso dell’ultimo e difficile anno segnato dall’affare “plusvalenze” si è molto diviso sul tema. Due rampolli di casa Agnelli e pure così incredibilmente diversi: da una parte il freddo, razionale e calciatore John, dall’altra l’impulsivo e volitivo Andrea. E a lungo andare tra i due si è creata una fattura insanabile.

La frattura tra Elkann e Agnelli

In un articolo pubblicato oggi da La Verità a firma di Gigi Moncalvo si torna sul burrascoso rapporto tra John Elkann e Andrea Agnelli con la Juventus e il caos nato un anno fa che sarebbe una delle cause alla base di una rottura che sembra insanabile.

Secondo l’articolo Elkann non avrebbe perdonato al cugino gli errori di gestione compiuti mentre era alla presidenza della Vecchia Signora nonostante gli avvertimenti arrivati dai consiglieri di amministrazione che lo avevano allertato su rischi e irregolarità, e ad Elkann non sarebbe piaciuto neanche il coinvolgimento in primo piano nel progetto Superlega che avrebbe avuto conseguenze in termini di rapporti e di relazioni per la Juventus.

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Agnelli: allontanato dalla “stanza dei bottoni”

Secondo il giornali la “vendetta” di John Elkann nei confronti di Andrea Agnelli sarebbe andata ben oltre il solo ambito calcistico. Già la decisione di escluderlo in maniera definitiva dalla Juve che nel suo centenario non ha avuto un Agnelli ai vertici del club, è stata piuttosto indicativa. Ma ora Agnelli sarebbe uscito non solo dal board di Exor (di cui John è l’amministratore delegato) con Ginevra, sorella di John, a prendere il suo posto ma anche da quello di Stellantis. In quest’ultima holding il mandato di Agnelli sarebbe scaduto nel 2025.

Secondo Moncalvo John avrebbe “messo in atto una serie di vendette, un elenco di accorgimenti che paiono premeditati tanto sono perfidi. Ha scelto molti modi di dargli una azione, come aspettava da tempo”. E forse il caso Juve è stata la scintilla che gli ha permesso di mettere in azione il piano.

Agnelli o Elkann: il giudizio dei tifosi

Due modi di vedere il calcio e forse anche la vita. Andrea Agnelli con la sua passione e il suo “genuino” tifo per la Juventus è riuscito a far breccia velocemente nel cuore dei fan bianconeri che a distanza di un anno dalle sue dimissioni invocano ancora il suo nome. Gli errori sono tutti dimenticati e in molti vorrebbero ancora una figura come la sua a capo della società con l’obiettivo di “combattere” un sistema calcio che vuole mettere la Vecchia Signora in un angolo.

Approccio completamente diverso invece quello di John Elkann, che dopo la rivoluzione di novembre 2022 ha deciso di creare una Juve più a sua immagine e somiglianza, in grado di trattare e non di scontrarsi con i poteri forti, capace di limitare le spese e di essere in linea di massima più istituzionale e meno rivoluzionaria.

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