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Juventus, le prime mosse di Giuntoli: dalla pace con Allegri ai colpi di mercato

Giuntoli lascia il Napoli per accasarsi alla Juve e dare il via al processo di rifondazione. Che parte dalla conferma dell'allenatore

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Cristiano Giuntoli non è più il direttore sportivo del Napoli. Con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito la società di Aurelio De Laurentiis ha congedato il dirigente con un anno di anticipo dalla scadenza naturale del contratto. Il lungo tira e molla, durato praticamente un mese, ha avuto pertanto un esito positivo. Spettatrice interessata è stata la Juventus, pronta ad affidare all’abile uomo mercato toscano il progetto di rinnovamento che dovrebbe riportare nel tempo i bianconeri a competere per il titolo.

Le 24 ore di Giuntoli: così è arrivato l’ok di De Laurentiis

Notti intere ad aspettarti, pregando per un sì. Così cantavano gli 883 anche se a quei tempi non potevano prevedere che le loro parole sarebbero state profetiche per sciogliere un lungo matrimonio durato lo spazio di otto anni tra Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis. Che il dirigente fosse da tempo promesso sposo della Juventus lo sapevano anche i muri. Alla fine anche il vulcanico patron dei partenopei si è rassegnato all’evidenza dei fatti dando il via libera ad uno dei principali artefici del capolavoro scudetto. La trattativa è entrata nel vivo soltanto ieri, dopo mesi di chiacchiere e con la necessità di un confronto diretto telefonico tra i due per sancire il divorzio. Giuntoli ha rinunciato complessivamente ad oltre un milione, tra bonus, premi e stipendi. Non è stata una cosa semplice, ma alla fine il buon senso ha prevalso: il direttore sportivo è pronto a ripartire per una nuova avventura; il Napoli ha risparmiato e si è liberato di una figura ormai ai margini del club. E quindi? Tutti felici e contenti? Lo dirà il tempo ma per ora la bilancia pende per il sì.

Fianco a fianco con Allegri: nuova figura all’interno della Juve

Se avesse potuto decidere liberamente, Max Allegri avrebbe optato per un dirigente a lui più vicino. La posizione del tecnico livornese, al di là delle conferme ufficiali, non è più così salda all’interno della Continassa. Tante sono state le voci che si sono inseguite nel corso delle settimane, tra sirene arabe e contatti con altri allenatori (vedi Tudor). Ma adesso è impensabile che possa esserci una nuova rivoluzione in seno alla società piemontese. Ecco perché Giuntoli e Allegri dovranno trovare una maniera di lavorare insieme, per il bene del club. Scontato ci siano già stati contatti tra i due e c’è curiosità per capire se l’ormai ex diesse del Napoli manterrà l’abitudine di sedersi in panchina nel corso delle partite della squadra. Tra persone intelligenti il compromesso si può sempre trovare: ma è la soluzione migliore per riportare in alto la Juve?

Il mercato che cambia, nuovi colpi ma prima gli addii

Restare al Napoli forse oggi sarebbe stata la mossa più semplice per Cristiano Giuntoli. Progetto tattico già definito, rosa costruita al netto di possibili partenze e un clima positivo nonostante la perdita di Luciano Spalletti. Ma il cinquantunenne fiorentino è uomo che ama le sfide, evidentemente, e se n’è presa una bella grande: riconsegnare al calcio italiano una Juventus immediatamente competitiva per il titolo. Prima di affondare su nuovi colpi in entrata, occorre dare una sistematina ai conti. Anche perché, se Europa sarà, ci sarà soltanto la Conference League da giocare con tutto ciò che ne consegue in termini economici. Zakaria, Arthur e McKennie sono in uscita. Bonucci e Alex Sandro non sono più centrali nel progetto. Dalla cessione di questi calciatori e dal risparmio degli ingaggi potrebbe arrivare linfa nuova per rinfrescare il gruppo. Poi ci sono i casi Vlahovic e Chiesa, capitolo a parte. Perché la Juve li tratterrebbe pure ma se dovessero arrivare offerte ritenute congrue il via libera arriverebbe senza tanti pensieri.

Milinkovic-Savic e Parisi i primi obiettivi. E Zaniolo…

Allo stato attuale, comunque, dopo il colpo Weah i bianconeri dovrebbero prendersi del tempo prima di acquistare ancora. Lecito pensare che a centrocampo non sia tutto finito col rinnovo di Rabiot. Sergej Milinkovic-Savic è un vecchio pupillo di Massimiliano Allegri che lo allenerebbe volentieri. Se dalle uscite si dovesse ricavare un bel gruzzoletto l’assalto al numero 21 della Lazio sarebbe scontato. Prima ancora, però, Giuntoli busserà in casa dell’Empoli per Fabiano Parisi, già trattato ai tempi del Napoli prima di virare su Olivera. Occhio, infine, anche a Zaniolo che si è auto-candidato e la Vecchia Signora ci pensa sul serio. Ma è una questione che verrà trattata soltanto ad agosto, non essendo ritenuta prioritaria.

Juventus, le prime mosse di Giuntoli: dalla pace con Allegri ai colpi di mercato Fonte: Getty Images

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