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Juventus-Psv, moviola: c’era il mani sul gol? L’arbitro fa infuriare Locatelli due volte

La prova dell’arbitro Siebert all’Allianz nell’andata dei playoff di Champions analizzata ai raggi X, il fischietto tedesco ne ha ammonito solo uno

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Nato a Berlino il 4 maggio 1984 Daniel Siebert – che svolge la professione di insegnante di geografia in una scuola, dopo aver studiato scienze dello sport da ragazzo – comincia ad arbitrare molto giovane, nel 1998, ma riesce a raggiungere la massima lega nel 2012. Solo tre anni più tardi, nel 2015, diventa un arbitro Fifa. Lo si ricorda anche per una frase di fine 2014, quando la federazione tedesca ne aveva ufficializzato la nomina di internazionale per l’anno successivo. “Non ho mai diretto la partita perfetta”. Da allora, la sua crescita è stata inarrestabile: le tre direzioni agli Europei 2021, la promozione nel gruppo élite degli arbitri Uefa, la chiamata per i Mondiali in Qatar e tante gare internazionali di prestigio (anche gestite malissimo, come Milan-Chelsea) ma vediamo come se l’è cavata ieri all’Allianz.

I precedenti di Siebert con la Juve

Tre e tutti burrascosi i precedenti con la Juventus. L’ultima volta il 12 maggio dell’anno scorso, contro il Siviglia negò un rigore netto a Rabiot e non estrasse il rosso che meritava un giocatore spagnolo. Felice solo il primo incrocio, il 24 novembre 2020, con la vittoria casalinga dei bianconeri (2-1) contro il Ferencvaros ai gironi di Champions; polemiche anche due anni fa nell’andata degli ottavi di finale di Champions, con l’1-1 tra Villarreal e Juve in Spagna, quando convalidò un gol ad Albiol che aveva commesso un fallo plateale su Vlahovic. Brutti ricordi anche per molte squadre italiane: oltre al Milan anche Roma e Atalanta si sono lamentate.

L’arbitro ha ammonito un giocatore

Coadiuvato dagli assistenti Seidel e Foltyn con Schlager IV uomo, Dingert al Var e Storks all’Avar, l’arbitro ha ammonito

Juve-Psv, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 12′ graziato McKennie colpisce Benitez con un pestone. Fallo ma niente cartellino giallo per il bianconero. Al 32′ proteste di Locatelli per il fallo che gli fischia l’arbitro Siebert che interrompe una potenziale ripartenza dei bianconeri. Il centrocampista di Thiago Motta sembra intervenire sul pallone.

Al 56′ dubbi sul gol del Psv, Locatelli protesta per un fallo di mani. C’è un check del Var su un presunto tocco con il braccio di Lang ad inizio azione: confermata la decisione di campo, valida la rete di Perisic. Al 63′ Kolo Muani cade in area di rigore: niente di irregolare. Al 73′ il primo ed unico giallo della gara: lo prende De Jong per proteste. Dopo 5′ di recupero Juve-Psv finisce 2-1.

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