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Juventus, ulteriori novità sulle nuove accuse di falso in bilancio

Una nota dell'ANSA approfondisce i motivi delle perquisizioni di ieri negli uffici di Roma, Milano e Torino. Per la Juve si ipotizza falso in bilancio.

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La Juventus è finita nuovamente nell’occhio del ciclone, sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Torino e della Guardia di Finanzia con l’accusa di falso in bilancio per alcune manovre sospette effettuate nel 2020, il primo anno della Pandemia di Covid-19.

Questa nuova inchiesta si iscrive nell’ambito della maxi inchiesta denominata “Prisma“, iniziata a maggio 2021, che racchiude indagini sugli anni 2019, 2020 e 2021 e conclusasi di recente con la chiusura dell’indagine penale. I fatti però sono passati anche alla giustizia sportiva, che sta valutando il caso. 

Vi abbiamo spiegato ieri cosa è successo negli uffici legali sparsi per l’Italia, con varie perquisizioni effettuate dagli inquirenti in cerca di alcuni documenti. Nella giornata di oggi, l’ANSA pubblica alcuni approfondimenti che ci aiutano a capire esattamente cosa sia successo ieri nel mondo Juve, e perché i bianconeri si trovino ancora in questa situazione.

Che cosa viene contestato esattamente alla Juventus

Subito dopo la notizia lanciata dal quotidiano La Stampa, c’è stata un po’ di confusione nel comprendere quale fosse il motivo del contendere in questa occasione. Nello specifico, i magistrati vogliono vederci chiaro in merito a quattro mensilità non pagate dalla Juve ai propri giocatori nell’anno 2020, il primo nel quale i club si sono trovati veramente in difficoltà a causa del Covid-19.

Queste mensilità, non pagate in accordo coi calciatori, sarebbero però solamente state rimandate al bilancio successivo, e non annullate, e qui sorge il problema a livello di bilancio. Questa mossa mirava a minimizzare le conseguenze della crisi economica.

L’illecito scatta in quanto, a quanto sembra, riduzioni e integrazioni sono state inserite in due bilanci diversi, procedura scorretta secondo le regole. Nel primo bilancio sono state inserite solamente le riduzioni, mentre in quello successivo le integrazioni. 

Juventus, il motivo delle perquisizioni negli uffici di Roma, Milano e Torino

La Stampa parlava anche di un giro di perquisizioni in alcuni uffici legali disseminati nelle città di Milano, Roma e Torino. Ma cosa stavano cercando gli inquirenti?

Dalle indagini, si legge nella nota ANSA, sarebbe emersa una sorta di “prassi” di conservare alcuni documenti riservati (si tratterebbe di conversazioni private tra il club e i giocatori) al di fuori della sede, per poi distruggerli quando questi esauriscono la loro funzione di garanzia. 

Questo il motivo delle perquisizioni, anche in uffici che rappresentano gli interessi di alcuni calciatori.

Juventus, la Procura apre le audizioni: Paulo Dybala il primo giocatore ascoltato

Dopo le perquisizioni avvenute ieri, sembra che la Procura di Torino abbia deciso anche di raccogliere le testimonianze di alcuni calciatori della Juventus. Il primo, nella giornata di oggi, è stato Paulo Dybala, al centro di una intricata vicenda contrattuale negli ultimi giorni.

L’edizione online della Gazzetta dello Sport, comunque, sottolinea il fatto che Dybala non risulta al momento indagato, ma viene sentito dalla Procura come semplice persona informata dei fatti. Nei prossimi giorni poi potrebbero essere sentiti anche altri giocatori bianconeri.

Juventus, ulteriori novità sulle nuove accuse di falso in bilancio Fonte: Getty Images

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