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La classifica senza errori arbitrali: tredicesima giornata

Due partite viziate da sviste determinanti, un altro paio contenenti indecisioni gravi: pesante il bilancio del turno di campionato per i fischietti.

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Due partite viziate da errori determinanti, un altro paio contenenti errori gravi che però non hanno alterato il risultato: bilancio pesante per i direttori di gara nella penultima giornata di campionato del 2020. Errori, ovviamente, in molti casi da condividere a metà con gli addetti al Var.

Sassuolo-Milan: falsa partenza

Spiace sottolinearlo, visto che si tratta di un episodio destinato a rimanere nella storia chissà per quanto tempo: eppure, il gol del record di Leao (il più veloce di sempre di tutta la serie A) era da annullare: il portoghese, infatti, parte con un piede oltre la linea di metà campo sul calcio d’inizio. Il Var non ha la possibilità d’intervenire sulle riprese del gioco, però Mariani una cosa del genere doveva notarla. Come ha fatto a sfuggirgli?

Toro tartassato

Ancora proteste di marca granata. Due gli episodi incriminati nel secondo tempo del match contro il Bologna. Il primo all’11’: Medel trattiene Belotti in area. Il secondo a 10′ dal termine della partita: altra trattenuta in area ai danni del Gallo, questa volta a opera di Tomiyasu. La sensazione è che, almeno in una delle due, il penalty in favore del Torino potesse starci, ma l’arbitro Pasqua non è della stessa opinione e dalla sala Var tacciono.

Gli altri errori di giornata

Sviste più o meno gravi in altre due partite del turno. In Fiorentina-Verona appaiono generosissimi (eufemismo) entrambi i calci di rigore concessi da Fourneau, il primo agli scaligeri per un contatto Barreca-Salcedo e il secondo ai viola per una leggera cintura in area di Gunter su Vlahovic: una svista per parte e tutti (s)contenti. Sbaglia anche Orsato in Lazio-Napoli: è da rosso l’intervento a gamba tesa di Immobile su Bakayoko (sull’1-0). Il fischietto di Schio si limita al giallo e Mazzoleni in sala Var è d’accordo. Errore clamoroso, anche se poi nella ripresa i biancocelesti avrebbero vinto comunque.

La classifica senza errori arbitrali

Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Inter 32 punti; Juventus 29; Milan 25; Napoli, Roma 24; Atalanta*, Sassuolo 21; Verona 20; Sampdoria, Lazio 17; Benevento 15; Bologna, Cagliari 14; Udinese* 13; Torino 12; Spezia, Parma, Fiorentina 11; Genoa 9; Crotone 6.

E la classifica reale

Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Milan 31 punti (+6); Inter 30 (-2); Juventus 27 (-2); Roma 24; Napoli (-1), Sassuolo (+2) 23; Atalanta*, Lazio (+4) 21; Verona 20; Sampdoria 17; Benevento, Udinese* (+2) 15; Bologna, Cagliari 14; Parma (+1) 12; Spezia, Fiorentina 11; Torino (-5), Genoa (-2) 7; Crotone 6.

*1 partita in meno

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport

2019-20: Inter

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