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La classifica senza errori arbitrali: trentaquattresima giornata

Due le partite viziate da sviste determinanti dei fischietti, molto importanti per la volata Champions: Sassuolo-Atalanta e Napoli-Cagliari.

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Due le partite viziate da errori determinanti dei direttori di gara nel quintultimo turno di campionato, due match molto importanti per quel che concerne la volata Champions: si tratta del confronto del Mapei Stadium tra Sassuolo e Atalanta e di quello dello stadio Maradona tra Napoli e Cagliari.

Sassuolo-Atalanta, Pairetto non convince

A Reggio Emilia sono i nerazzurri di Bergamo a essere penalizzati dalle decisioni di Pairetto. Manca un rigore sullo 0-0 quando Chiriches trattiene in area Zapata e l’arbitro non interviene; sorprende che non intervenga neppure Massa dalla sala Var. Corretti l’espulsione di Gollini per fallo da ultimo uomo su Boga e il rigore concesso all’Atalanta per fallo di Marlon su Muriel, poi sbagliato dallo stesso colombiano. Dubbi invece sul penalty concesso al Sassuolo: davvero lieve la spintarella di Toloi su Traorè.

Napoli-Cagliari, che pasticcio

Protesta a ragione anche il Napoli per la clamorosa svista dell’arbitro Fabbri nel secondo tempo della sfida contro il Cagliari. Godin cade e Osimhen realizza la rete del 2-0, il fischietto di Ravenna annulla però per una presunta spinta ai danni del difensore rossoblu che non c’è. Fabbri è distante dall’azione, perché Mazzoleni dalla sala Var una volta appurato che la spinta non c’era non lo ha richiamato a un controllo?

Le altre partite del quintultimo turno

Lamentele da parte dell‘Udinese al termine della partita contro la Juve: nel mirino soprattutto la punizione concessa da Chiffi per contatto Cuadrado-Stryger Larsen da cui nasce il rigore del pareggio. Il fallo in effetti non è evidentissimo, ma la decisione dell’arbitro padovano non può essere considerata uno scandalo. Protesta anche il Benevento per la mancata espulsione di Bennacer: il giocatore del Milan rischia grosso su Dabo, un eventuale rosso di Calvarese ai suoi danni non sarebbe stato eccessivo.

La classifica senza errori arbitrali

Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Inter 86 punti; Napoli, Atalanta 71; Juventus 69; Milan 64; Lazio* 62; Roma 54; Sassuolo 49; Sampdoria 47; Torino* 46; Verona 43; Bologna 38; Udinese 36; Genoa 35; Spezia, Fiorentina 34; Cagliari 31; Benevento 29; Parma 19; Crotone 16.

E la classifica reale

Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Inter 82 punti (-4); Atalanta 69 (-2), Juventus 69, Milan 69 (+5); Napoli 67 (-4); Lazio* 64 (+2); Roma 55 (+1); Sassuolo 53 (+4); Sampdoria 45 (-2); Verona 42 (-1); Bologna 39 (+1), Udinese 39 (+3); Genoa 36 (+1); Fiorentina 35 (+1); Spezia 34, Torino* 34 (-12); Cagliari 32 (+1); Benevento 31 (+2); Parma 20 (+1); Crotone 18 (+2).

*1 partita in meno

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport

2019-20: Inter

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