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La classifica senza errori arbitrali: ventisettesima giornata

Grandi polemiche per la direzione di Rocchi in Bologna-Juve, ma l'unico match falsato del turno è quello di San Siro: manca un rigore per il Sassuolo.

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La classifica senza errori arbitrali: ventisettesima giornata Fonte: Ansa

Il campionato riparte a pieno ritmo, la 27ma giornata si completa tra lunedì e mercoledì e – puntuali – tornano anche polemiche arbitrali, sviste e strafalcioni. Tanta la carne al fuoco, con una partita di cartello falsata da una clamorosa svista del direttore di gara. E la nostra speciale classifica, quella che non tiene conto degli errori degli arbitri, si fa sempre più incerta e appassionante.

Bologna-Juventus, sviste e polemiche

Serata da dimenticare non tanto per Rocchi, direttore di gara di Bologna-Juve, quanto per il Var Chiffi. Zelo eccessivo, infatti, nel richiamare l’attenzione dell’arbitro sulla leggera trattenuta di Denswil ai danni di De Ligt. Anche perché nella ripresa lo stesso zelo non c’è sul contatto in area avversaria tra Barrow e De Sciglio. Così l’ex arbitro Marelli sul suo blog: “O si puniscono tutte le trattenute in area di rigore (e pertanto si fischiano quattro o cinque rigori con ‘on field review’) o si interviene secondo la lettera del protocollo, in questo ambito molto restrittivo”. Non interviene Chiffi neppure per invitare Rocchi a espellere Danilo a 8′ dal termine, per una brutta entrata su Juwara. Errori comunque che, ai fini del nostro regolamento, non inficiano il risultato finale: i bianconeri avrebbero vinto lo stesso.

Inter-Sassuolo: un errore determinante

Insieme a quello di Gagliardini, autore di un incredibile erroraccio a porta spalancata sul 2-1 per l’Inter, c’è un altro clamoroso strafalcione nel match di San Siro tra i nerazzurri e il Sassuolo: quello dell’arbitro Massa. Inspiegabile, infatti, la mancata concessione di un calcio di rigore agli emiliani nella ripresa, per un tocco di mano di Young in area su passaggio di Muldur. Inspiegabile pure il mancato intervento dell’addetto Var, Nasca. Corrette, invece, le decisioni sugli altri episodi da rigore, sia per l‘Inter che per il Sassuolo. Per le nostre regole, comunque, questa partita è falsata: doveva finire 3-4.

Le altre partite

Poco da segnalare nelle altre gare del turno. Manca un rigore per il Milan a Lecce (arbitro Valeri), ma la goleada rossonera nella ripresa rimette le cose a posto. Buona la direzione di Orsato del big match tra Atalanta e Lazio, così come quella di Calvarese in Roma-Sampdoria. Qualche ombra su Pasqua, fischietto di Verona-Napoli, che però non sbaglia nell’annullare la rete del possibile 1-1 al Verona: per le regole attuali, infatti, il tocco con la mano di Zaccagni – seppur involontario – giustifica l’intervento del Var e la mancata concessione della rete.

La classifica senza errori arbitrali

Questa la classifica al netto di sviste e svarioni dei fischietti: Inter 62; Juventus 60; Lazio, Atalanta 56; Napoli 49; Roma 48; Verona, Parma 41; Bologna 37; Sassuolo, Milan 36; Fiorentina, Torino 33; Cagliari 29; Lecce, Sampdoria 26; Udinese 25; Genoa 20; Brescia 15; Spal 14.

La classifica reale

Ed ecco invece la graduatoria “vera”, quella con i punti conquistati sul campo (e con gli errori arbitrali). Tra parentesi sono segnati proprio i punti in più o in meno accumulati da ciascuna squadra: Juventus 66 (+6); Lazio 62 (+6); Inter 58 (-4); Atalanta 54 (-2); Roma 48; Napoli 42 (-7); Parma 39 (-2), Milan 39 (+3); Verona 38 (-3); Bologna 34 (-3); Sassuolo 33 (-3); Cagliari 32 (+3); Fiorentina 31 (-2), Torino 31 (-2); Udinese 28 (+3); Sampdoria 26; Lecce 25 (-1), Genoa 25 (+5); Spal 18 (+4); Brescia 17 (+2).

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

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