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La Juventus chiederà a Massimiliano Allegri di dimettersi, gli scenari

John Elkann incontrerà il tecnico bianconero il 5 giugno, dopo la fine del campionato, per parlare del futuro

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Lui a quella panchina si sente attaccato saldamente, il mantra che ripete è “ho due anni di contratto e voglio riportare la Juventus a competere per lo scudetto” ma le probabilità che Massimiliano Allegri resti l’allenatore bianconero anche nella prossima stagione – contratto o non contratto – si stanno facendo sempre più deboli. Qualunque sia il verdetto definitivo della giustizia sportiva (il 15 giugno c’è l’udienza relativa al filone stipendi con la possibilità di ulteriori penalizzazioni che potrebbero essere scontate anche l’anno prossimo) la proprietà ha deciso: sarà rivoluzione. Taglio degli ingaggi, nuove strategie di mercato e spazio ai giovani saranno le nuove linee guida ed è difficile pensare che un cambiamento così radicale non passi anche dalla scelta di un nuovo allenatore.

Juventus, Elkann chiederà ad Allegri di dimettersi?

Ecco perché la Juventus chiederà ad Allegri di dimettersi. Lo scrive Emanuele Gamba su La Repubblica. L’orientamento di una parte della dirigenza bianconero va in questa direzione. I rapporti sono tesi, non c’è più unità. Il tecnico non ha intenzione di farsi da parte, ma se glielo chiederà Elkann potrebbe trattare sul contratto ancora in essere e sulla cifra che il club deve corrispondere al tecnico in caso di addio a Torino.

Juventus, Allegri si gioca tutte le sue carte in 180′

Allegri spera ancora di centrare l’Europa nelle due gare rimaste da qui alla fine del campionato ma ieri in conferenza ha voluto ricordare i due incontri avuti in queste settimane con la proprietà dicendo: “Ho sentito l’ingegnere, le sue sono state parole che ci danno fiducia”. Dopo aver smentito contrasti con Calvo per la scelta di Giuntoli come possibile ds ( “Con la società siamo in linea su tutto, non ho mai avuto poteri particolari, certe scelte toccano alla società e non ho mai messo nè bocca nè veto. Io sono aziendalista e con tutti quelli che vengono messi a disposizione dal club io collaboro”) Allegri ha anche fatto capire di voler rimanere.

Juventus, per Allegri la Juve ha fatto meglio dell’anno scorso

“Io ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine per far sì che la Juve torni a competere per lo scudetto l’anno prossimo, ma tutto verrà pianificato dopo il 5 giugno. Di futuro parleremo solo a campionato finito, già abbiamo avuto troppe distrazioni in questi mesi, tra dimissioni Cda, sentenze e controsentenze. Al momento la Juve ha una classifica migliore dell’anno scorso dopo tantissimi problemi e tanti infortuni pesanti, non sono alibi ma al momento la stagione della Juve è migliore rispetto a un anno fa, siamo arrivati in semifinale di Europa League e di coppa Italia”

Se però la richiesta di farsi da parte venisse da John Elkann, con cui ha parlato anche martedì e con il quale ha un filo diretto, potrebbe anche sedersi a un tavolo e ragionarci sopra anche se i soldi ballo sono un’enormità, visto che nel prossimo biennio lo staff tecnico peserà sul bilancio per 43 milioni

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