Prima di Thiago Motta, l’altra rivoluzione del bel gioco fallita in casa bianconera è stata quella di Gigi Maifredi: intervistato da Libero, l’ex allenatore ha parlato dell’esonero dell’italo-brasiliano e s’è detto convinto che il club ripartirà da un grande tecnico. Per lui nel mirino c’è Pep Guardiola.
- Juventus, Maifredi l’antesignano di Thiago Motta
- Juventus, Maifredi e l’errore di Motta
- Juventus, Maifredi rilancia il sogno Guardiola
- Juventus e l’eterna suggestione Guardiola
Juventus, Maifredi l’antesignano di Thiago Motta
In un certo senso, Gigi Maifredi è stato l’antesignano di Thiago Motta alla Juventus. Anche il tecnico di Lograto arrivò in bianconero grazie al calcio offensivo del suo Bologna, nel ’90, e come Motta pure Maifredi vide naufragare presto il suo sogno di rivoluzionare il gioco della Juve, che lasciò dopo una sola stagione, la prima senza qualificazione alle coppe europee dei bianconeri dopo 28 stagioni.
Juventus, Maifredi e l’errore di Motta
Maifredi non subì l’esonero, onta toccata invece a Motta, che però a suo parere è caduto nel suo stesso errore. “Come il sottoscritto è arrivato a Torino credendo di essere dio in terra e ha sbattuto la faccia, anche contro lo spogliatoio – ha detto Maifredi dell’italo-brasiliano in un’intervista a Libero -. Il suo errore è stato pensare che alla Juve potesse allenare come a Bologna: in rossoblù i giocatori davano tutto perché sperano di andare in una big, in bianconero sono già in top class e come tali li devi trattare”.
Juventus, Maifredi rilancia il sogno Guardiola
Ora alla Juventus è il momento di Igor Tudor, che però Maifredi ritiene soltanto una soluzione ad interim. Secondo il 77enne ex allenatore, infatti, il club bianconero punta al rilancio con un grande nome in panchina: per Maifredi si tratta di Pep Guardiola.
“Sono certo che la Juve ha in mente un colpo grosso – ha aggiunto Maifredi -. Penso di non sbagliare a dire Guardiola: ha un contratto col City ma vuole venire ad allenare in Italia, gli manca solo di vincere lo scudetto in serie A. Penso consideri la Vecchia Signora l’eccellenza del nostro calcio e finirà a Torino. Sarebbe come Hamilton in Ferrari”.
Juventus e l’eterna suggestione Guardiola
Dopo le parole di Maifredi, la suggestione Guardiola è tornata immediatamente a circolare nel mondo bianconero. Il nome del tecnico catalano viene accostato alla Juventus ormai da tempo: la campagna pro-Pep più intensa risale ormai all’estate del 2019, quando alla fine sulla panchina dei bianconeri andò a sedersi il tecnico più “guardiolista” d’Italia, Maurizio Sarri.
Ma Guardiola è stato ripetutamente accostato alla Juve in tutte le successive estati, compresa la scorsa, prima che il catalano firmasse il suo rinnovo di contratto col Manchester City: a novembre 2024 l’allenatore ha siglato un prolungamento fino a giugno 2027 con un ingaggio da 23 milioni di euro l’anno. Un accordo che non fa pensare ad un improvviso addio a Manchester, nonostante il City sia incappato in una stagione fallimentare. Perché la profezia di Maifredi diventi realtà, dunque, sarebbe necessario quantomeno una motivazione davvero profonda da parte di Guardiola nel voler abbracciare il progetto della Juventus. Oltre a una montagna di denaro.