L’aria della Champions League non risveglia la Juventus. A Lione nell’andata degli ottavi di finale la squadra di Maurizio Sarri esce sconfitta per 1-0 al termine di una partita che non ha visto Ronaldo e compagni brillare sul piano del gioco e soprattutto del ritmo, come successo diverse volte in campionato negli ultimi due mesi. Per i campioni d’Italia si tratta della prima sconfitta stagionale in Coppa dopo cinque vittorie e un pareggio del girone eliminatorio, ma il ko è storico anche per Sarri che non perdeva in Europa da 22 partite.
Il 18 marzo all’Allianz Stadium la Juve dovrà quindi vincere con almeno due gol di scarto per non vedere sfumare clamorosamente e in largo anticipo un obiettivo fondamentale della propria stagione. E all’orizzonte, domenica sera in casa, ma a porte chiuse, c’è la sfida-scudetto contro l’Inter.
Ha deciso un gol di Tousart che al 31’ si fa trovare pronto sul cross del gioiellino Aouar, obiettivo di mercato della Juventus come confermato nel pre-gara dal vice presidente Nedved: il tutto con la Juve in 1o in quanto Matthijs De Ligt era a bordo campo per farsi curare il profondo taglio al capo dopo essere stato colpito involontariamente da Alex Sandro.
La Juventus è però uscita dal campo infuriata con la direzione dell’arbitro spagnolo Manzano per due rigori non concessi nel finale di partita: dubbia una spinta di Denayer  su Ronaldo, più evidente la trattenuta di Guimaraes su Dybala, ma in entrambi i casi arbitro e Var hanno sorvolato.
La rete ha premiato il finale di primo tempo coraggioso del Lione, contratto nei primi quindici minuti, ma poi uscito alla distanza, una volta accertato che di fronte c’era un avversario sottotono. Dopo aver approcciato la gara con la giusta personalità , la Juventus ha infatti iniziato a manovrare con troppa lentezza e a sbagliare troppi palloni gratuiti, in particolare a centrocampo.
Scarso il dialogo tra Dybala e Ronaldo, pericoloso al tiro nel finale di tempo e trascinatore della squadra durante il secondo tempo che ha visto la squadra di Sarri occupare la metà campo del Lione, ma con un indice di pericolosità basso anche dopo le tre sostituzioni decise dal tecnico bianconero, affidatosi a Ramsey per il deludente ex Pjanic e a Higuain e Bernardeschi per Cuadrado e il disastroso Rabiot.
Le occasioni sono comunque arrivate, con Dybala a metà tempo su cross di Alex Sandro, con Higuain in mischia. Il finale è rovente: gol annullato a Dybala per fuorigioco millimetrico in mezzo ai due rigori reclamati a gran voce da giocatori e panchina della Juventus. Ma il gol non arriva e un anno dopo l’impresa contro l’Atletico Madrid la Champions bianconera dovrà già passare per una rimonta.
SPORTAL.IT