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Salernitana, la scommessa di Liverani e le scuse di Sabatini a Inzaghi

La conferenza stampa di presentazione del neo tecnico granata, tra difficoltà e speranze salvezza. Il ds Sabatini fa mea culpa per gli errori commessi

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

La Salernitana di Danilo Iervolino riparte da mister Fabio Liverani. È lui il successore dell’esonerato Filippo Inzaghi, nonché il terzo allenatore di questa stagione in casa granata. La formazione campana, reduce dalla pesantissima sconfitta interna con l’Empoli di Davide Nicola, è chiamata ad un’impresa quasi impossibile per centrale l’obiettivo salvezza. Walter Sabatini ci spera, affidandosi all’ex allenatore del Lecce.

Liverani nuovo allenatore della Salernitana

Una volta formalizzato l’esonero di Filippo Inzaghi, arrivato all’indomani del ko casalingo con l’Empoli di Nicola, la Salernitana ha portato avanti il consueto casting di allenatori, puntando con forza sulle idee di Fabio Liverani, che hanno prevalso sul pragmatismo di Davide Ballardini, in corsa sin dalle prime ore post Salernitana-Empoli.

Sabatini accoglie Liverani e chiede scusa a Filippo Inzaghi

Conferenza stampa di presentazione per mister Fabio Liverani, nuovo allenatore della Salernitana. In compagnia dell’ex Lecce, l’AD Maurizio Milan e il DS Walter Sabatini, con il dirigente romano che ha fatto chiarezza sulla scelta della società di Danilo Iervolino, assumendosi le sue responsabilità.

“Voglio fare operazione verità – ha subito ribadito Sabatini –. Devo chiedere scusa a Inzaghi perché avrei dovuto e potuto portare a inizio gennaio alcuni calciatori. Non ho aiutato un allenatore in difficoltà, mi scuso profondamente dal punto di vista umano e professionale. Gli auguro tutte le fortune del mondo. È doveroso dire queste cose. Ribadisco: chiedo scusa al nostro ex allenatore, gli auguro una grande carriera”.

Perché proprio Liverani: “Perché lo conosco. È un uomo che è cresciuto, anche faticosamente, in una dimensione che conosco bene come Roma. È cresciuto da solo con la madre, la sua palestra di vita è stata la strada. Vi garantisco che si impara molto di più per strada che a Coverciano”, ha aggiunto l’ex DS della Roma.

Fabio Liverani non ci ha pensato su due volte, accettando la proposta del club campano, nonostante un’occasione che rischia di rivelarsi l’ennesimo boomerang: Ero a Parigi quando è arrivata la chiamata del direttore. È una rosa diversa rispetto a quella di luglio. Dobbiamo ragionare gara dopo gara, senza fare tabelle. La squadra ha valori individuali medio-alti, ma che ad oggi come collettivo ha espresso poco. Dobbiamo diventare gruppo in poco tempo. Se oggi ho accettato, a prescindere dalla storia emozionante che ha raccontato il direttore, è perché credo che si possa ambire ad avvicinare le avversarie che sono davanti a noi”.

Contratto fino a giugno per l’ex Cagliari, reduce da esperienze non felici in Serie A: “È difficile parlare di tante cose quando arrivi in una società che cambia tre allenatori. Oggi non c’è tempo, parlare d’altro non va bene per nessuno. La società e il direttore mi hanno scelto per ciò che serve adesso. Abbiamo 4 mesi per conoscerci, per valutarci. Se ci salveremo, ragioneremo e capiremo le volontà. Quelle che vanno oltre il pezzo di carta. Se l’impresa non riesce ma si sta bene insieme parliamo di nuovo con totale serenità. Se va tutto bene e le strade si separano, va bene così e ci godremo la gioia dell’impresa. Nessuno può sapere cosa accadrà in futuro”.

Come salvare la Salernitana

Cosa cambiare e che corde toccare, in un momento così. Liverani è consapevole di avere una rosa non in linea con l’ultimo posto in classifica: “Noi dobbiamo essere equilibrati, ma la classifica impone di vincere le partite. L’arrivo di difensori forti ci permetterà di avere le spalle coperte e di mettere in campo tanti calciatori di qualità. Candreva, Kastanos, Dia sono elementi di spessore, vanno messi vicino alla porta. Abbiamo in rosa esterni di gamba che sanno saltare l’uomo.

Esordio con l’Inter di Simone Inzaghi. Non la partita più facile per iniziare: “So che partiamo con l’Inter, ma ogni gara è una opportunità e ci sono punti in palio. Abbiamo necessità di provarci contro tutti”.

Sabatini e il mercato insufficiente della Salernitana

Tempo di assunzione di responsabilità per Walter Sabatini, che non si è nascosto dietro errori e difficoltà, legati anche al mercato di gennaio: “L’ho definito insufficiente per i tempi sbagliati, non per le qualità dei giocatori. Dovevo fare tutto e subito, non ci sono riuscito. I nuovi arrivati ci daranno una mano, ma i problemi si risolvono insieme seguendo un allenatore. Quando si prepara una partita bisogna adottare tutte le contromisure necessarie per affrontare l’avversario. La squadra viene prima di qualsiasi cosa, se il mister riuscirà a toccare le corde giuste sono certo che ce la possiamo ancora fare. In quel caso saliamo al 4%.

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