Una polemica nata tutta sui social e che forse è anche pretestuosa. In mezzo ci finisce suo malgrado Flavio Cobolli che ha vissuto l’ultima settimana come “alternate” del Team Europe nel corso della Laver Cup. Il tennista romano non ha giocato ma ha supportato i suoi compagni dalla panchina in un clima molto simile a quello visto nel corso dei match della Coppa Davis.
- Cobolli: la frase ad Alcaraz che scatena le polemiche
- I fan di Sinner contro Cobolli
- La contraddizione di Carlitos
Cobolli: la frase ad Alcaraz che scatena le polemiche
La Laver Cup, manifestazione ideata anche da Roger Federer, è una manifestazione molto particolare. Si gioca a squadre, con un allenatore in panchina ma anche con gli altri componenti del team che fanno da supporto e da aiuto dal punto di vista tattico. E’ il ruolo che ha ricoperto Flavio Cobolli nel corso dell’ultima settimana, contattato last minute come riserva, il romano non si è tirato indietro e ha partecipato all’evento anche senza giocare. E nel corso di un match di Carlos Alcaraz ha fatto da supporto morale. Il tutto ovviamente ripreso da telecamere e microfoni a cui non è sfuggita la frase del romano allo spagnolo: “Sei il migliore al mondo”. Chiaramente una frase di incoraggiamento al suo compagno di squadra ma tanto è bastato per scatenare la polemica.
I fan di Sinner contro Cobolli
Il rapporto tra Flavio Cobolli e Jannik Sinner è oggetto di attenta analisi da parte dei fan dell’altoatesino già da un po’ di tempo. Una polemica ha infatti già riguardato il romano o meglio una dichiarazione del papà nel corso delle ultime Olimpiadi di Parigi con oggetto la mancata partecipazione di Sinner ai Giochi e l’impossibilità per l’Italia di convocare un altro giocatore (che sarebbe stato proprio Cobolli). Ora questa frase, estrapolata dal contesto in cui è stata pronunciata, getta benzina sul fuoco: “Un ragazzino in gamba come Flavio Cobolli – dice Leonardo – ha mancato di maturità e si è lasciato prendere dal ruolo trovandosi davanti uno dei migliori tennisti al mondo. Essere in squadra in Davis col vincitore di due slam nel 2024, esattamente come lo spagnolo e col numero 1 del ranking, quanto meno doveva indurlo a maggior garbo. E’ stato sgradevole proprio perché è amico e connazionale del concorrente diretto”.
E sono tanti i pareri di questo tenore che circolano sui social: “A mio parere ha tutto il diritto di pensarlo e dirglielo. Ma se glielo dice in mondovisione non può certo pensare di non attirare critiche”, scrive Giusy. Mentre Magda è ancora più netta: “E’ la seconda figura da rosicone invidioso che fa in pochi giorni. Dovrebbe almeno capire che è in mondovisione ma evidentemente non ci arriva”.
La contraddizione di Carlitos
Nel corso della Laver Cup, Carlos Alcaraz ha voluto recapitare un messaggio molto deciso nei confronti dell’ATP: “Si gioca toppo, ci sono sempre più tornei obbligatori e prima o poi ci creeranno dei problemi, con tanti infortuni e la rinuncia ad appuntamenti importanti. In qualche modo ci uccideranno. Ci saranno dei giocatori bravi che perderanno dei tornei a causa di questo”. Un tema molto dibattuto quello del calendario ma che proprio nel caso di Alcaraz suona un po’ strano: lo spagnolo infatti raramente rinuncia a match di esibizione come di fatto è la Laver Cup o come in occasione del match contro Nadal trasmesso da Netflix.