Le ruggini per la sconfitta con la Juventus sono ancora presenti, le polemiche per quel gol forse irregolare che ha spianato la strada al successo dei bianconeri non si sono attenuate. La Lazio, però, deve necessariamente voltar pagina. Comincia l’avventura in Champions League e all’Olimpico è attesa la visita dell’Atletico Madrid, squadra guidata da una vecchia gloria biancoceleste: il Cholo Simeone. Maurizio Sarri presenta la sfida, partendo però inevitabilmente da una puntualizzazione.
- Lazio, Sarri torna sul ko con la Juventus
- Sarri contro Simeone, stili di gioco a confronto
- Immobile in discussione e l'obiettivo della Lazio in Champions
Lazio, Sarri torna sul ko con la Juventus
Dopo il match con la Juventus la Lazio è rimasta polemicamente in silenzio per le decisioni dell’arbitro Maresca. Sarri torna sulla questione:
“A Torino la società ci ha detto di non parlare a fine partita, noi ci siamo attenuti alle indicazioni. La sconfitta? Farne solo una questione di approccio è troppo. La fase di difficoltà è durata 12 minuti in tutto, non certo 60. Però è vero che anche in quel momento mancava furore agonistico. Eravamo abbastanza ordinati, ci mancava un po’ di cattiveria. Secondo tempo? Anche l’anno scorso era un problema. Difficile trovare spiegazioni, ci alleniamo nel modo giusto. Ne stiamo parlando, non riusciamo a trovare soluzioni”.
Sarri contro Simeone, stili di gioco a confronto
Il tecnico biancoceleste svela cosa si aspetta dai suoi e parla delle differenze rispetto allo stile di gioco di Simeone:
“Mi aspetto che la squadra prosegua nei miglioramenti, che cancelli i difetti che hanno caratterizzato l’inizio di stagione, in particolare l’approccio e i momenti decisivi nelle zone più importanti: troppo morbidi nella nostra area, assenti in quella avversaria. Negli altri 70 metri di campo stiamo facendo passi in avanti. Simeone? Qualche tempo fa dissi che il mio modo di vedere il calcio era differente, ma avevo grandissima stima di lui. Col suo modo di giocare ha fatto bene in Spagna e in Europa”.
Immobile in discussione e l’obiettivo della Lazio in Champions
Quindi sulle critiche a Immobile, capitano che segna sempre di meno:
“Immobile ha il destino dei grandi bomber, non puoi fare a meno di lui quando segna, ma criticato quando non segna: è il destino dei giocatori abituati a fare trenta gol a stagione. In questo momento la squadra sta dando poca profondità, deve aiutarlo di più e lui deve andare più in profondità“.
Infine sull’obiettivo in Champions:
“È la manifestazione per club più importante al mondo, di un livello altissimo. Deve essere un piacere esserci, anche se quando si gioca ogni 70 ore c’è poco da vedere perché gli allenamenti sono pochi. Non ci poniamo obiettivi, ma fare risultato domani potrebbe essere importante. Puoi fare tutti i discorsi, poi il Celtic magari diventa la squadra più forte del girone”.