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Lazio, da Sarri bordata a Felipe Anderson poi l'ultima decisione su Vecino

Il tecnico biancoceleste senza peli sulla lingua con i suoi giocatori dopo la vittoria in coppa Italia sul Genoa, poi una battuta polemica sui giudizi

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Già quando sedeva sulla panchina del Napoli non si faceva alcun problema a scaricare le colpe di una sconfitta sui suoi giocatori e a “condannare” la prova di un singolo della sua squadra: non stupisce pertanto che Maurizio Sarri sia stato poco tenero ieri sera dopo la vittoria della sua Lazio col Genoa in coppa Italia con alcuni dei suoi.

La Lazio soffre ma passa il turno

Non è stata una passeggiata ieri per la Lazio la gara di ottavi di coppa Italia contro il Genoa: l’1-0 firmato Guendouzi è stato sufficiente, assieme alla svista dell’arbitro che non ha concesso un rigore nel finale ai liguri, ma non tutti hanno convinto. Tra questi Felipe Anderson, entrato al 27′.

Sarri liquida Felipe Anderson

Alla domanda sul perché non è più costante l’esterno Sarri ha risposto in maniera glaciale: “Penso che costante non può averlo mai visto perché non lo è mai stato. L’anno scorso ha avuto un lungo periodo positivo. Croce e delizia, ora siamo nel periodo della croce. Influiisce il contratto? Lui è un ragazzo estremamente sensibile ma non penso sia sensibile in questi aspetti materiali, lo è nelle critiche e nei rapporti. Non lo so, conoscendolo direi di no”

Sarri si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe: “Io sono tre anni che sono a Roma e tre anni che la Lazio è in crisi. Siamo in crisi ma abbiamo vinto tre partite nell’ultima settimana. La responsabilità di non aver chiuso la partita, comunque, c’è anche stavolta come c’è stata con il Cagliari”.

Sarri fa chiarezza sul caso Vecino

C’è anche il caso Vecino, escluso dalla rosa per motivi disciplinare: “La società ha deciso, ne riparleremo tra un po’ di giorni. Non c’è niente da chiarire, si tratta di una vicenda di spogliatoio neanche tra le più clamorose ma la società, d’accordo con me, ha deciso per questa soluzione. Ne riparleremo tra qualche giorno, per ora la situazione è questa”. Il tecnico infine ha risposto così a chi gli ha chiesto quale è stata la partita più iconica: “Qui alla Lazio le panchine che ricordi sono quando vinci i derby. È più importante delle vittorie in Champions”.

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