Cento di questi giorni? Non se lo augura Maurizio Sarri, alla centesima panchina con la Lazio. La sua squadra parte subito male con Retegui pronto a vincere il duello a distanza con Ciro Immobile e bravo ad insaccare su una respinta corta di Provedel. Ma alla rete dell’attaccante italo-argentino ha provato a rispondere il centravanti di Torre Annunziata. Al 30′ di gioco in area di rigore il difensore dei liguri Dragusin è stato protagonista di una leggera spinta nei confronti del 17 biancoceleste: nulla di rilevante per il direttore di gara Livio Marinelli. Proteste da parte di tutto il club capitolino anche a fine primo tempo su un episodio probabilmente più discutibile stavolta su Zaccagni toccato da Bani sulla caviglia destra. Check del Var negativo anche in questo senso. Nella ripresa il copione non cambia con le Aquile che vogliono fare la partita, creano occasioni ma non trovano la via per perforare l’ottima difesa ligure. Resistere, resistere, resistere! Prima gioia da allenatore in Serie A per Gilardino.
- Lazio-Genoa: la chiave della partita
- Lazio, cosa ha funzionato
- Lazio, cosa non ha funzionato
- Le pagelle della Lazio
- Top e flop del Genoa
- Lazio-Genoa: il tabellino del match
Lazio-Genoa: la chiave della partita
Dopo l’esordio choc contro la Fiorentina, Alberto Gilardino cambia modulo passando dalla difesa a 3 a quella a 4. Al di là dei numeri ciò che sembra evidente è la volontà da parte del tecnico piemontese di ricorrere all’inserimento di un giocatore offensivo in più ritagliando a Malinovskyi un ruolo da trequartista accanto a Gudmunsson alle spalle di Retegui. La scelta paga fin da subito, con un Genoa che parte aggressivo e va in vantaggio proprio grazie all’attaccante italo-argentino alla prima rete in Italia. Come era inevitabile che fosse, poi, la Lazio reagisce grazie alle sue tante risorse offensive e alla qualità di cui dispone. Una reazione che non porta però reti, almeno nella prima frazione di gioco sebbene ci siano delle proteste da parte dei padroni di casa per due presunti penalty non concessi.
Rivivi le emozioni di Lazio-Genoa
Lazio, cosa ha funzionato
C’è qualità tra centrocampo e attacco. Kamada entrerà in condizione, Luis Alberto e Zaccagni a tratti inventano calcio. La sensazione è che con questa squadra si possa fare molto anche perché davanti ha più risorse rispetto allo scorso quando arrivò seconda. Gradualmente Maurizio Sarri riuscirà a trovare la quadra valorizzando il materiale a disposizione. In più Lazzari, poco utilizzato nel precedente torneo, è una freccia sulla corsia destra.
Lazio, cosa non ha funzionato
La difesa è stata una delle migliori dello scorso anno. Ma sia nella prima che nella seconda giornata ha concesso qualcosa di troppo è che pure costato caro in termini di punti. Marusic è stato un flop in questi primi 180 minuti di campionato. A centrocampo Kamada deve ancora inserirsi negli schemi biancocelesti. Manca cattiveria sotto porta.
Le pagelle della Lazio
Provedel 5,5 Respinta centrale sul gol subito con Retegui pronto ad approfittarne.
Lazzari 6,5 Uno dei più vivi. Spinge e mette spesso in difficoltà la retroguardia avversaria.
Casale 6 Concentrato e puntuale nelle chiusure.
Romagnoli 5,5 Qualche sbavatura, come quella sul gol. Non reattivo come al solito
Marusic 5 Dannoso. Non si propone in fase offensiva e soffre troppo in quella difensiva.
Kamada 5 Semplicemente inconsistente. Avrebbe anche potuto segnare, non fosse stato per Bani, ma poi svanisce condizionato da una forma fisica non al top e da meccanismi di gioco che non sente ancora suoi.
Cataldi 6 Sarri lo conferma in regia. Prestazione senza sussulti, ma anche senza errori particolari.
Luis Alberto 6 Il tocco palla c’è sempre ma non è continuo.
Felipe Anderson 5 Il peggiore in attacco. Dopo un’oretta Sarri lo toglie
Immobile 5 Tiene in pensiero la difesa del Genoa ma sbaglia le occasioni che gli capitano. E per un attaccante…
Zaccagni 6 Finte di corpo, cross e giocate. Non trova l’assistenza dei compagni.
Pellegrini 5,5 Entra in una fase della partita in cui il Genoa spinge di meno. Ma fa comunque in modo di fare i conti con Gudmunsson rimediando un giallo.
Vecino 6 Porta corsa e fisicità al centrocampo capitolino.
Isaksen 6 Sarri lo ha inserito e il danesino ce la mette tutta ma non basta.
Castellanos ng Ha una manciata di minuti, prova a sfruttarla con una girata di testa che va di poco fuori.
Top e flop del Genoa
Bani 7 Un salvataggio clamoroso in una prestazione degna di nota.
Retegui 6,5 La prima la sbaglia, la seconda no. Mancini non c’è più in Nazionale, ma Spalletti anche può prendere appunti.
Gudmunsson 7 Il ragazzo ha colpi interessanti. Fa partire l’azione del gol e generalmente i pericoli principali arrivano proprio dai suoi piedi.
Malinovskyi 5,5 Ha il merito di aver alzato il baricentro del Genoa solo grazie alla sua presenza. Ma poi dovrà aggiungerci qualcosa in più del suo.
Strootman 6 Il meno brillante tra i mediani rossoblù.
Sabelli 6 Osa poco e da quella parte avrebbe avuto lo spazio necessario per fare di più.
Lazio-Genoa: il tabellino del match
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic (dal 66′ Pellegrini); Kamada (dal 66′ Vecino), Cataldi (dal 79′ Castellanos), Luis Alberto; Felipe Anderson (dal 66′ Isaksen), Immobile, Zaccagni. A disposizione: Sepe, Furlanetto, Gila, Patric, Rovella, Basic, Sana Fernandes. Allenatore: Sarri
GENOA (4-3-2-1): Martinez; Sabelli (dall’86’ Martin), Bani, Dragusin, Vasquez; Frendrup, Badelj, Strootman (dal 69′ Thorsby); Malinovskyi (dal 69′ Hefti), Gudmundsson (dal 93′ Jagiello); Retegui (dal 69′ Ekuban). A disposizione: Leali, Sommariva, De Winter, Biraschi, Aramu, Puscas, Fini. Allenatore: Gilardino.
Ammonizioni: Cataldi, Frendrup, Malinovskyi, Pellegrini, Zaccagni, Immobile