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Le Iene, inchiesta arbitri: l'anonimo torna a parlare, ma il web insorge compatto

La seconda puntata dell'intervista di Filippo Roma è andata in onda questa sera su Italia 1, il popolo dei social però accusa: se ha le prove si faccia vedere in volto, così sono chiacchiere da bar

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Le Iene tornano a intervistare l’arbitro misterioso, la vicenda continua a destare l’attenzione di tutto il mondo del calcio italiano. In particolare degli arbitri, perché dalla messa in onda del primo servizio si è scatenata la caccia alla talpa. E questa sera su Mediaset è andata in onda la seconda puntata.

Le Iene, l’arbitro anonimo torna a parlare

Dal canto suo l’Aia, l’associazione arbitri, ha parlato di accuse inaccettabili e illazioni in forma anonima e Gianluca Rocchi, designatore, ha convocato tutta la sua squadra di arbitri e assistenti per una riunione. Nel video in onda stasera, Filippo Roma è tornato sul tema con delle novità: l’arbitro anonimo ha aggiunto altri dettagli e ha fatto un resoconto della riunione organizzata da Rocchi. Inoltre, nel servizio ci sono anche dichiarazioni degli ex arbitri Luca Marelli, Claudio Gavillucci e Oscar Girardi su cosa non va nel mondo arbitrale italiano e, in esclusiva, il racconto inedito di un ex arbitro di serie A che ha indetto una causa nei confronti della Figc.

Caccia all’uomo nell’Aia

“È partita la caccia all’uomo all’interno della Commissione Arbitri nazionale – ha detto l’arbitro anonimo – c’è uno stato di agitazione tangibile, molti hanno dei sospetti e ognuno formula le proprie ipotesi su chi sia la talpa. Ad oggi non abbiamo avuto alcun chiarimento in merito ai dubbi sollevati sulle partite Sassuolo-Lazio e Juventus-Roma – ha proseguito – a mio parere, sarebbe opportuno che il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale desse delle spiegazioni in merito. Anche perché ci servirebbe per motivi didattici e per sapere con certezza come ci si deve comportare in futuro in casi analoghi. Farmi avanti? No perché so a cosa andrei incontro: alla radiazione“.

Il web non ci sta: chiacchiere da bar

Tutto ciò naturalmente ha scatenato i social network, ed i tifosi di tutte le squadre hanno espresso la propria opinione. Nonostante il tifo, in tanti sono concordi sul fatto che queste accuse hanno poco valore fin quando l’arbitro non si faccia riconoscere. Come Luciano: “Senza il nome dell’arbitro e le prove è solo una discussione da bar di un ultras della Roma!”. Marco la vede allo stesso modo: “Una persona che “denuncia” senza metterci la faccia, senza denunciare nelle sedi opportune, è solo un pagliaccio perchè non vuole che le cose cambiano ma vuole solo fare un circo”. Gabriele aggiunge: “Ci mettesse la faccia e le prove, poi gli crediamo… Anche se, viste le partite di Juve e Inter, i dubbi spariscono”. Anche Apuna ha dei dubbi: “Quindi ci sono soprattutto problemi interni, raccomandazioni preferenze ….come in ogni posto di lavoro. Ma se l’arbitro ha le prove di ciò che dice perché si nasconde“.

Tifosi della Juventus sul piede di guerra

Fausto invece se la prende con le tempistiche: “Guarda caso prima di Inter Juve escono questa puntate finalizzate a far capire che non è l’Inter che ruba ma la classe arbitrale che si sta autocombattendo dall’interno…insomma gli “onesti” non devono essere additati di favori”. Anche Angelo è concorde: “Solita atmosfera serena creata ad hoc prima della solita “partita”. Domani ci sarà anche la puntata dedicata alla designazione arbitrale?”. Marina invece va dritta al punto: “No è solo l’ ennesima controinformazione antijuventina.…obbiettivo far passare una evidente direzione arbitrale pro Inter per i motivi che ormai conoscono anche le pietre per una curiosa lotta intestina tra arbitri…. che per di più udite udite avrebbero favorito la Juventus”.

La rabbia dei social: pagliacciate

Roberto invece la vede diversamente: “Da quello che si evince il succo del discorso principale è uno: gli arbitri vogliono più soldi e credono che ci sia più raccomandazione che meritocrazia, ma è così dappertutto. E pensare che ci sono arbitri che vengono mandati ad arbitrare in terza categoria in quartieri malfamati per 2 spicci e ogni partita rischiano insulti e botte”. E Riccardo aggiunge: “Non abbiamo bisogno di rivelazioni. Sappiamo benissimo come funziona il sistema. Quindi se vogliono fare i rivoluzionari, i supereroi lo facessero a volti scoperti sennò che stessero zitti. Una volta i nostri nonni avevano i c*gli*ni”. Alessandro sulla stessa linea: “Pagliacciate. L’arbitro doveva dimettersi e poi fare l’intervista. Vuol fare la talpa, paladino del giusto, però intanto continui ad arbitrare(ancora per poco). Anche se fosse tutto vero, non c’e’ niente di credibile”.

Rocchi si prepara a Inter-Juventus: pronta la designazione

Le Iene, inchiesta arbitri: l'anonimo torna a parlare, ma il web insorge compatto Fonte: Ufficio stampa Le Iene-Mediaset

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