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Lecce-Juventus, moviola: rigori negati, gol annullato e rosso risparmiato, quanti dubbi

La prova dell’arbitro Rapuano al via del Mare nel posticipo di serie A analizzata ai raggi X da Luca Marelli, il fischietto di Rimini ne ha ammoniti 5

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Antonio Rapuano, la scelta di Rocchi per Lecce-Juventus, è stato il primo direttore di gara riminese ad arbitrare in serie A. Laureato in Economia, 39 anni da compiere il prossimo 10 aprile, Rapuano è figlio d’arte: suo padre, già maresciallo dell’Aeronatica, è stato arbitro, assistente di gara in serie B. E’ un arbitro di indubbia esperienza, al nono anno in AIA. Personalità, grande empatia e dialogo aperto con i giocatori costituiscono i suoi punti di forza anche se l’anno scorso è stato assai contestato per la finale di Supercoppa tra Inter e Napoli ma come se l’è cavata ieri al Via del Mare l’arbitro romagnolo?

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I precedenti di Rapuano con Lecce e Juventus

Terza giornata di fila in campo per Antonio Rapuano. Dopo Genoa-Como al 12esimo e Lazio-Bologna al 13esimo turno eccolo designato per Lecce-Juventus. E’ stato il primo incrocio in questo torneo con bianconeri e giallorossi per l’arbitro della Sezione AIA di Rimini. Cinque i precedenti in Serie A con la Juve con un bilancio di 4 vittorie e 1 sconfitta. L’unico stop risale alla 30esima giornata 2022-2023, 0-1 incassato dal Sassuolo al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Lecce-Genoa 1-0 e Lecce-Atalanta 0-2 dello scorso torneo, invece, sono gli unici incroci fra i pugliesi e Rapuano in Serie A. Tuttavia, i Salentini vantano precedenti anche in cadetteria, 3, e Serie C, altri 3. La contabilità complessiva racconta di 3 affermazioni, 2 segni X, 3 battute d’arresto. Sul proprio campo, invece, ecco 2 successi e altrettanti KO. E’ stata la 49esima direzione nel massimo torneo italiano per Rapuano. Quest’anno vanta 5 caps e zero vittorie per chi giocava in trasferta (2 successi casalinghi e 3 match chiusi in parità).

L’arbitro ha ammonito 5 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Meli e Alassio con Perenzoni IV uomo, Sozza al Var e Ghersini all’Avar, l’arbitro ha ammonito cinque giocatori: Coulibaly (L), Cambiaso, Danilo, Fagioli, Koopmeiners (J)

Lecce-Juventus, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 18′ ammonito Coulibaly, reo di aver fermato con un intervento falloso Thuram che stava prendendo sempre più campo. Al 24′ su tiro di Conceicao respinge Falcone, è bravo Weah ad avventarsi per primo e a trasformare in gol l’occasione. Ma l’arbitro, anche dopo il consulto al Var, annulla la marcatura per offside. Al 26′ si lamenta il Lecce per una presa di posizione di Cambiaso definita eccessiva ai danni di Dorgu. Contatto avvenuto in area di rigore bianconera, che non porta l’arbitro a concedere gli estremi per il calcio di rigore.

Al 37′ proteste bianconere per un presunto tocco di braccio in area di Gaspar, il mani c’è ma non c’è penalty perché si tratta di palla inaspettata dopo un rimpallo fortuito con Guilbert. Rapuano lascia correre e il VAR conferma. Al 38′ Cambiaso viene anticipato da Morente e commette fallo: ammonito. Nella ripresa al 21′ rischia grosso Danilo che atterra Krstovic imbeccato da Falcone con un lancio lungo. Danilo era effettivamente l’ultimo uomo, ma si era anche a 40 metri dalla porta, per Rapuano non era una chiara ed evidente occasione da gol e ha deciso di estrarre solo il giallo. Al 27′ ammonito Fagioli per un intervento scomposto su Guilbert. Al 36′ ammonito Koopmeiners per il fallo su Rebic che stava sgusciando via. Dopo il gol allo scadere Lecce-Juventus finisce 1-1.

La sentenza di Marelli

A fare chiarezza è il talent di Dazn Luca Marelli che parte dal mancato rosso a Danilo: “Ci sono tre elementi sicuri per il rosso, ma manca il quarto e cioè la distanza visto che ci troviamo a 40 metri dalla porta. L’arbitro ha dunque valutato questo ed è una decisione di campo. Sono d’accordo con il giallo al giocatore della Juventus e non il rosso“. La Juve ha protestato per un mani in area giallorossa di Gaspar ma anche stavolta Marelli dà ragione all’arbitro Rapuano: “Classico caso di pallone inaspettato, toccato da Gaspar pochi secondi dopo la precedente deviazione. Corretto non assegnare il rigore, palla decisamente inaspettata”.

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