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Marotta: "Inter prima con merito. Arbitri e VAR? Polemiche ci sono da sempre, vince solo la squadra migliore"

L'ad dell'Inter rispedisce al mittente le critiche su presunti favoritismi arbitrali. E a Zazzaroni, che ne aveva sottolineato la grande "abilità", dà una risposta pepata.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il processo all’Inter va avanti da almeno due giorni, da quel discusso 2-1 sul Verona propiziato dal gol di Frattesi, convalidato a dispetto di un probabile fallo di Bastoni su Duda. Il club nerazzurro si sente nel mirino, accusato (ingiustamente, s’intende) di presunti favoritismi e protezioni da parte del Palazzo. È da qualche settimana, infatti, che le decisioni chiave sembrano pendere sistematicamente a favore della squadra di Inzaghi. Ma c’è chi questa situazione la conosce bene. Quasi ogni volta che c’è una squadra al comando, le si attribuiscono “favori” da parte di arbitri e istituzioni. E Beppe Marotta al comando della classifica c’è stato diverse volte.

Inter come una lepre: la metafora di Marotta

L’ad dell’Inter, a margine dell’Assemblea di Lega, ha fatto il punto sulle recenti polemiche arbitrali che riguardano la sua squadra: “Sono nel calcio da più di 40 anni e ogni anno vengono analizzati episodi a favore e sfavore di questa o quella società. Anche oggi che c’è il VAR si continua a far polemica e fa parte del gioco. Oggi l’Inter è la lepre e deve saper schivare anche le fucilate dei cacciatori. Ma le critiche – sottolinea Marotta – devono investire l’intero mondo del calcio italiano”.

Le parole di Marotta sugli arbitri e la VAR

Su possibili cambiamenti nell’utilizzo della VAR, Marotta è categorico: “L’introduzione di questo strumento è stata invocata da tutti, dobbiamo sottolineare come il VAR non sia stato preso per debellare definitivamente gli errori degli arbitri, ma semplicemente per ridurli. Da questo punto di vista l’obiettivo è stato colto. Al termine della stagione ogni società deve mettere sul piatto della bilancia pro e contro e valutare, ma se la soggettività esiste nelle valutazioni, esiste anche l’errore. Credo e sono certo che alla fine la squadra migliore vincerà il campionato”.

I numeri che certificano il primato dell’Inter

I numeri invece sono oggettivi ed è a quelli che si aggrappa Marotta per “difendere” il primato dell’Inter: “Siamo in vetta con merito, il primato in classifica è frutto di una cultura del lavoro applicata in modo intenso, di un grande senso di appartenenza da parte dell’allenatore e dei giocatori, della solidità da parte della società, del un patrimonio indiscutibile rappresentato dai nostri tifosi. Siamo primi con 48 punti, 15 vittorie, una sola sconfitta e la miglior differenza reti, col miglior attacco e la miglior difesa. Siamo una capolista autorevole, ecco.

L’ad dell’Inter e la risposta pepata a Zazzaroni

Ivan Zazzaroni, nell’ultima puntata di Pressing, ha detto che Marotta è molto “abile” a gestire certe situazioni: “Non voglio entrare in polemica e in queste considerazioni capziose. Dico solo che dalla mia c’è esperienza nel saper gestire la situazione, lungi dal pensare che una società, in questo caso l’Inter, possa essere condizionata, questo lo rimandiamo al mittente. Non ho colto da parte della critica un sentimento del genere, ma rimarco ancora una volta come i meriti siano frutto di una squadra che ha alle spalle una società forte. Mi sembra che la polemica anche ieri si debba estendere ad altre partite, non solo la nostra“.

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