Dopo la conquista del primo titolo ATP in carriera da parte di Flavio Cobolli a Bucarest contro Sebastian Baez, l’Italia festeggia anche Luciano Darderi, che poche ore dopo il connazionale ha superato la resistenza della testa di serie n°1 Tallon Griekspoor succedendo a Matteo Berrettini nell’albo d’oro dell’ATP 250 di Marrakech. Titolo, il secondo della sua carriera e il 101 nella storia azzurra nel circuito maschile, che conferma come il periodo buio di Darderi sia definitivamente alle spalle e che sulla terra battuta Luciano può rappresentare un’insidia per chiunque, anche per giocatori ben più quotati di lui.
- Primo set: Darderi più concreto
- Secondo set: Darderi rischia, ma conquista il suo secondo titolo ATP
- Darderi come Berrettini: trionfare a Marrakech per rinascere
Primo set: Darderi più concreto
Inizio di match molto equilibrato quello tra Luciano Darderi e Tallon Griekspoor, che tengono agevolmente i rispettivi turni di battuta fino al 4-4, momento in cui l’azzurro rompe l’equilibrio conquistando un break alla prima chance garantendosi la possibilità di andare a servire per il set. Chance che però Darderi non sfrutta, incappando in un brutto turno di battuta e subendo il contro break, con il parziale che giunge dunque al tie-break, conquistato per 7-3 da Luciano.
Secondo set: Darderi rischia, ma conquista il suo secondo titolo ATP
Come il primo anche il secondo si rivela molto equilibrato come set, con Griekspoor che è l’unico a procurarsi delle palle break, senza però riuscire a convertirle nel nel terzo ne nell’undicesimo game e portarsi in vantaggio. Il parziale prosegue dunque seguendo l’andamento dei servizi fino al secondo tie-break di giornata, che come il precedente premia Darderi – questa volta per 7-4 -, che si laurea campione a Marrakech con un doppio 7-6.
Darderi come Berrettini: trionfare a Marrakech per rinascere
Il secondo titolo della sua carriera – e il 101° della storia italiana a livello ATP, arrivato poche ore dopo il 100° di Cobolli – testimonia come Darderi sia uscito dalla crisi di risultati che lo aveva colpito a partire dalla seconda metà della passata stagione, con la possibilità ora di dire la sua anche nei tornei più importarti sul rosso – come per esempio Montecarlo -, superficie dove può impensierire chiunque. Un po’ come quanto successo la passata stagione a Matteo Berrettini, che iniziò la sua cavalcata in classifica al rientro dai tanti infortuni proprio trionfando in Marocco.