Stangata per il presidente dell’Olympique Marsiglia, Pablo Longoria, squalificato per 15 giornate. È questa la sanzione comminata al numero uno dell’OM dopo le accuse di corruzione rifilate alla classe arbitrale. Una crisi, quella che vede protagonisti i fischietti del Vecchio Continente, che continua a scatenare polemiche, in Italia e nelle competizioni Uefa.
- Pablo Longoria, squalificato per 15 giornate il presidente del Marsiglia
- La crisi arbitrale in Europa: il caso Ancelotti-Tebas
- Dalle proteste di Gasperini alla sfuriata di Ranieri
Pablo Longoria, squalificato per 15 giornate il presidente del Marsiglia
“Stagione finita”, di fatto, per il presidente del Marsiglia Pablo Longoria, sanzionato con 15 giornate di squalifica dalla commissione disciplinare del massimo campionato francese per le frasi rivolte all’arbitro Jeremy Stinat in seguito all’espulsione di Derek Cornelius, nell’ultimo impegno dell’OM: “Era tutto previsto, organizzato, a partire dal cartellino di Balerdi contro l’Angers”, aveva tuonato il numero uno biancazzurro. “È un campionato di m***a, se ci chiama la Superlega andiamo subito“, aveva aggiunto al suo sfogo, per poi definire tutto ciò “vera corruzione”.
Insomma, non le ha certo mandate a dire il presidente della squadra allenata da Roberto De Zerbi, che sta provando a contendere il titolo al Psg, ora volato a +13 in classifica. Una serie di episodi che hanno portato alla rabbia di Longoria, non convinto dalla classe arbitrale e dalla gestione delle singole partite.
“Quindici partite di sospensione ferrea – si legge nel comunicato ufficiale della Professional Football League – da tutte le funzioni ufficiali e dall’accesso alla panchina, agli spogliatoi dei giocatori e dei dirigenti, al campo, al tunnel e a tutti i corridoi che conducono a queste aree. La sanzione ha effetto immediato“.
Una squalifica, dunque, che dovrebbe durare fino alla quinta giornata del prossimo campionato. Contestualmente, sono stati comminati tre turni di squalifica anche a Fabrizio Ravanelli, oggi consigliere dell’OM.
La crisi arbitrale in Europa: il caso Ancelotti-Tebas
Crisi arbitrale che continua ad avere conseguenze importanti anche per le big d’Europa. Basti pensare alle frasi di Carlo Ancelotti e all’acceso confronto a distanza con Javier Tebas, numero uno del calcio spagnolo. “Tebas parla troppo del Real Madrid“, ha sottolineato in queste ore l’ex allenatore di Milan, Chelsea e Psg, rispondendo alle critiche del presidente della Federcalcio iberica.
“Il Real Madrid sta diventando un club lamentoso“, questa la considerazione che aveva scatenato l’ira dei tifosi dei Blancos e l’immediata reazione di Ancelotti, schieratosi a difesa della società guidata da Florentino Perez. Al centro del dibattito, non solo il tesseramento di Dani Olmo al Barcellona e il presunto favoreggiamento delle Merengues nelle stanze della Federazione, ma soprattutto alcuni episodi contestati sul campo dal Real.
Uno dei più eclatanti, nonché ultimo in ordine cronologico, quello che ha portato alla clamorosa espulsione di Jude Bellingham, che avrebbe proferito qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara al “Bernabeu”, lo scorso 7 febbraio. Da lì, le polemiche non hanno fatto altro che autoalimentarsi.
Dalle proteste di Gasperini alla sfuriata di Ranieri
In Europa, nei tornei Uefa, la musica non sembra cambiare. La rabbia di Gian Piero Gasperini e il rigore “fantasma” concesso al Bruges, nell’andata dei playoff di Champions League, non sono passati inosservati. Il tecnico della Dea, peraltro, ha utilizzato il penalty in Belgio per mandare un chiaro monito al calcio italiano, senza peli sulla lingua, stanco di taluni atteggiamenti, tra campo e Var.
Rosetti ha preso appunti, ma ha incassato anche il durissimo sfogo di Claudio Ranieri nel post gara di Porto-Roma, per l’arbitraggio eccessivamente casalingo di Stieler. Il Var doveva essere d’aiuto alla classe arbitrale, ma spesso le interpretazioni finiscono per superare regole, contatti ed episodi. E così si rischia il tracollo, nonché il disinteresse dei tifosi, che tengono in vita questo sport.