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Napoli, Conte smentisce il suo vice Stellini, calendario giudicato difficile: "Volevo vincerle tutte e 38"

Il tecnico azzurro chiama a raccolta i tifosi, invitati a dare una mano nella battaglia scudetto contro l'Inter. Buongiorno out, McTominay recuperato

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’Inter ha già fatto il proprio dovere battendo in casa il Cagliari. Così se il Napoli vorrà restare in scia della capolista dovrà fare altrettanto nel Monday Night del Maradona contro l’Empoli. Non una mission impossible per i partenopei che però nelle ultime nove partite hanno vinto solamente due volte. Lo sa bene Antonio Conte che torna a parlare alla vigilia del match dopo la squalifica scontata nel turno precedente.

Le insidie di un calendario più semplice solo sulla carta

Il ciclo terribile del Napoli è finito ma le insidie rimangono le stesse: “Tutte le squadre hanno obiettivi – spiega Antonio Conte – tra salvezza, Champions, Europa League o Conference. Se ha ragione Stellini sulla mentalità? No, non avremmo fatto punti con Atalanta o Inter o la Juve. In alcune partite potevamo gestire meglio, nel secondo tempo a volte può subentrare a livello psicologico una sorta di difesa ma accade a tutti. Noi dobbiamo far capire ai ragazzi che c’è un solo piano e con quello bisogna continuare a prescindere dal risultato“.

Sui punti da poter fare da qui alla fine: “Io sono partito per vincere 38 partite su 38. Ma non sono deluso perché questo non è possibile. Ci stanno le cadute, i pareggi: la cosa importante è la regolarità e l’abbiamo trovata. Il fatto che stiamo là testimonia che il percorso è ottimo. Mancano 7 partite, affrontiamo 7 squadre con obiettivi altrettanto importanti. L’Empoli avrà il coltello tra i denti. La seconda parte del campionato è molto più difficile. Subentra più strategia“.

La guerra di nervi con l’Inter e gli infortuni

Contro l’Inter è una guerra di nervi ma nel Napoli c’è anche un pizzico di sfortuna per gli infortuni: “Parlerei più di pressioni – ammette Conte -. Siamo la diretta antagonista e proviamo a dare fastidio. Ma questa deve essere una bella pressione perché ci viene chiesto di andare oltre le nostre possibilità contro una squadra attrezzata in Italia e in Europa per vincere tutto. Ci deve essere entusiasmo tra i tifosi per il sogno scudetto. L’ambiente dovrà spingere la squadra. Noi ci siamo guadagnati tutto questo e ce lo dobbiamo gustare“.

Squalifiche e infortuni: “Sappiamo che sono cose che possono capitare. Nella prima parte siamo stati fortunati da questo punto di vista, però l’emergenza prima o poi arriva. E l’abbiamo sempre affrontata petto in fuori, senza alibi“.

Il punto sull’infermeria e le condizioni di Neres

Sui singoli: “Neres prima dell’infortunio era diventato un giocatore importante per noi. Poi è stato fuori un mese e mezzo e deve ritrovare la condizione. Lui è un ragazzo serio che ci può dare tanto. Dal nulla ti può creare situazioni favorevoli. Ora sta bene, a Bologna ha faticato ma contro il Milan aveva giocato bene“.

Dal reparto infermeria arrivano buone notizie: “Spinazzola è tornato ad allenarsi con noi due giorni fa. E’ a disposizione e se se la sente può essere un possibile cambio durante la partita. Per il resto l’unico out è Buongiorno ma non dovrebbe essere un problema troppo serio. Ma anche qui Juan Jesus ha sempre fatto bene: confidiamo in lui. Domani anche Mazzocchi può partire dal primo minuto: sono tranquillo vedendo come si allenano. McTominay sta bene: speriamo torni al gol“.

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