Dries Mertens torna ai livelli che lo hanno reso uno dei simboli del Napoli e da solo abbatte la Roma, che all’Olimpico cade per 2-0 sotto i colpi del folletto belga. Che in questo modo non solo raggiunge quota 100 gol in Serie A, ma permette anche ai partenopei di staccare i giallorossi in classifica: gli azzurri sono a +3 dai rivali, e soprattutto a 2 punti dalla Champions League.
Mertens torna centravanti nella formazione titolare di Gattuso, con Insigne e Politano ai suoi lati e Zielinski alle sue spalle. Fonseca invece rilancia Dzeko al posto dell’eroe di coppa Borja Mayoral, ma per il bosniaco arriverà un’altra serata difficile. Nonostante il primo affondo capitolino arrivi proprio dalle sue parti.
Bastano però pochi minuti e il Napoli prende subito campo. In particolare è Politano a essere particolarmente ispirato sulla fascia, mentre Mertens inizia a scaldarsi nel ruolo di boa per gli inserimenti dei compagni. Dall’altra parte ci prova dalla distanza il solito Dzeko: Ospina c’è.
Così, dopo un pallone di Zielinski largo di poco, è Mertens a sbloccare il punteggio: lo fa al 27′ su punizione, con complicità evidente di una barriera fin troppo mobile che certamente non aiuta Pau Lopez. E il gol manda in confusione la Roma, che per poco non regala il raddoppio a Koulibaly.
Il secondo gol ospite è però firmato ancora una volta da Mertens, che al 34′ sfrutta nel migliore dei modi un’azione ariosa del Napoli: Fabian Ruiz apre su Insigne, bravo a trovare Politano che serve al centro per il solissimo belga. Che, di testa, deve solo correggere in porta.
Prima dell’intervallo Cristante prova a riportare in partita la Roma, invano. Nella ripresa poi è fin troppo blanda la reazione giallorossa. Solo all’ora di gioco si accende Pellegrini, che colpisce un clamoroso palo con un bolide dalla distanza.
Fonseca si gioca le carte Carles Perez, Borja Mayoral e Villar. Solo quest’ultimo prova ad accendere la luce, ma non basta. L’unico vero brivido per Ospina arriva con un tiro da posizione impossibile di Karsdorp. Troppo poco per una Roma più lontana dalla Champions.