Non è stato un suicidio. Per l’ex moglie di Konstatin Koltsov, l’ex campione di hockey morto dopo essere caduto dal 23mo piano di un hotel a cinque stelle di Miami, c’è un’altra possibile spiegazione dietro la scomparsa del fidanzato di Aryna Sabalenka: l’alcol. Secondo quanto raccontato da Julija Mikhailova, ex compagna di Koltsov, agli organi di stampa bielorussi, la polizia è in possesso di prove che metterebbero in discussione l’ipotesi più accreditata in un primo momento, quella appunto di suicidio.
- Giallo Koltsov, le rivelazioni dell'ex moglie sulla morte
- Bottiglie di alcol nella stanza del fidanzato di Sabalenka
- Il retroscena nelle mail e il buon rapporto con Sabalenka
- I sospetti del primo allenatore: "Problemi in famiglia"
Giallo Koltsov, le rivelazioni dell’ex moglie sulla morte
Mikhailova ha raccontato che i poliziotti hanno trovato diverse bottiglie di alcol vuote all’interno della stanza dove alloggiava Koltsov e nessun messaggio di addio, o che lasciasse comunque presagire un possibile suicidio. Secondo l’ex moglie, l’ex stella dei Pittsburgh Penguins “era probabilmente molto ubriaco” poco prima di morire, cadendo dal balcone della sua stanza d’albergo. Il dipartimento di polizia di Miami-Dade, intanto, ha ripreso le indagini sulla tragedia.
Bottiglie di alcol nella stanza del fidanzato di Sabalenka
Koltsov era arrivato a Miami per sostenere Aryna Sabalenka, sua nuova fiamma, al WTA 1000 in programma fino al prossimo 30 marzo. In base a quanto raccontato dall’ex moglie, che con lui ha messo al mondo tre figli (Daniel, Alexander e Stefan rispettivamente di 18, 16 e 5 anni, ndr), il suo comportamento nei giorni precedenti la tragedia non mostrava affatto propositi suicidi. “Molto probabilmente era ubriaco. Sfortunatamente, i giocatori di hockey a volte cadono in questa trappola”, ha raccontato Mikhailova a Zerkalo. “Nella stanza in cui alloggiava Konstanton sono state trovate bottiglie di alcol vuote. C’era un balcone con vista sull’oceano, probabilmente non ha tenuto traccia delle sue azioni“.
Il retroscena nelle mail e il buon rapporto con Sabalenka
“Abbiamo ancora il vecchio computer di famiglia con l’email di Konstantin”, ha aggiunto l’ex moglie. “Conoscevo le password e sono riuscita ad aprire alcune mail. Konstantin aveva prenotato anche appartamenti in un’altra località. Gli acquisti non ancora arrivati sono stati pagati. Ha noleggiato un’auto per un tempo lungo. Insomma, non aveva intenzione di morire. Tutto ovviamente, può darti alla testa, ma non c’era nessun segno premonitore di una possibile tragedia. Sabalenka? Bella ragazza. Amavo moltissimo Konstantin, ma Aryna ha trattato sempre bene i miei figli, quindi ho un atteggiamento normale nei suoi confronti”.
I sospetti del primo allenatore: “Problemi in famiglia”
Se l’ex moglie è convinta che Koltsov sia morto a causa dell’alcol, il suo primo allenatore, Vladislav Astapenko, ha espresso la convinzione che la morte del 42enne sia legata a problemi familiari. “Ha avuto una discussione legata a una situazione familiare”, ha detto a Tribuna. “Non riesco a capirlo neanche io, è molto difficile”. L’unica a non aver parlato della scomparsa di Koltsov, insomma, è proprio Aryna Sabalenka. La sua fidanzata. Che, come riportato dal giornalista polacco Bartek Ignacik, ha continuato ad allenarsi dopo la tragedia come se nulla fosse accaduto, a poche ore dalla scomparsa del suo amato. Un comportamento che ha scatenato polemiche.