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Miami Open, malore in campo per Berrettini: che cosa è successo, la ricostruzione e la spiegazione dopo ko contro Murray

Attimi di paura per il tennista azzurro che stava per crollare sul 5-2 del 2° set. Le sue parole dopo il match contro lo scozzese Andy Murray, che lo ha battuto in tre set

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Più che la prestazione in sé, che ha la sua valenza dopo il ritorno a Phoenix dove Matteo Berrettini è approdato in finale, a destare interesse e una certa ansia è stato lo svarione accusato dal tennista azzurro durante il match contro Andy Murray, che segna il suo rientro nel giro che conta. Un esordio atteso, importante con una innegabile carica emotiva e che ha destato una preoccupazione inevitabile in quanti hanno avuto modo di vedere in diretta che cosa successo a Berrettini.

Miami Open, il malore di Berrettini

Ci troviamo sul 5-2 nel secondo set, quando il tennista romano sembra incerto: in una frazione di secondo sembra calare, le movenze sono segnali espliciti di un malessere, un leggero malore poco prima del turno di battuta, Matteo sembra stia per svenire.

Prima porta le mani alla testa, poi si accascia e sembra perdere l’equilibrio: a questo punto Berrettini è costretto a sedersi per non cadere e crollare in campo, vittima di uno svarione.

L’ingresso in campo del medico

A questo punto si attiva la macchina: intervengono il medico e il fisioterapista per verificare lo stato di salute del giocatore in sofferenza per via delle difficili condizioni climatiche, che hanno messo a dura prova la resistenza fisica del giocatore che, poi, ha concluso regolarmente il match.

Una partita animata che si è protratta per tre ore quasi con l’epilogo a favore di Murray che non ci ha appagato del tutto, ma ha mostrato un Matteo più vigoroso e convinto malgrado il cedimento fisico del secondo set. Portare Murray al terzo set, metterlo alle strette, mostrando i colpi migliori: le condizioni avverse, in particolare l’umidità, che hanno condizionato lo stato di salute di Berrettini non gli hanno impedito, infatti, di chiudere il suo turno di battuta a zero e di far soffrire lo scozzese.

Poi l’esperienza ha fatto la sua parte e l’avversario ha dimostrato la sua qualità e il suo tennis: Matteo ha provato a concedersi le occasioni giuste, ma Murray ha esibito il suo miglior repertorio, pur non negando nelle ultime dichiarazioni di accarezzare l’ipotesi di salutare. Una eventualità che non gli ha impedito di portarsi al secondo turno, qui.

Fonte: Getty Images

Matteo Berrettini dopo aver accusato il malore

La spiegazione di Berrettini

Malgrado il finale di questo primo turno a Miami non sia stato entusiasmante per Berrettini che esce così al suo debutto contro un avversario comunque ostico, come lo scozzese, Matteo ha saputo rassicurare ai microfoni di Sky Sport e trovare nuova linfa:

“Penso la mia sia stata una buona prestazione, da stamattina non mi sentivo bene, molto debole, non ho mangiato niente ma il pensiero di non scendere in campo non era possibile. Nonostante questo ho giocato una buona partita poi a un certo punto ho sentito un calo e lui è stato molto bravo soprattutto nel terzo set con almeno tre punti incredibili per non farsi fare il break. Devo dire che dopo tanti mesi di stop non avrei pensato di arrivare subito in fondo nel primo torneo fatto e qui di giocare comunque così bene. So di aver fatto un grandissimo lavoro, ho tanta fiducia nel nuovo team e nel mio lavoro. Grazie anche a voi per il supporto che mi avete sempre dato, la stagione è appena iniziata e sono certo ci saranno grandi soddisfazioni per me”.

Quella stessa motivazione, complice anche l’inserimento di nuove figure nel suo staff che lo affianca e lo sostiene in questo cammino dopo i problemi della scorsa stagione, che si è avvertita a Phoenix e prima ancora durante la conferenza stampa nella quale ha annunciato il suo rientro.

Oggi in campo a Miami

Archiviato questo episodio, che ha destato non poca ansia al momento, Berro guarda avanti così come gli altri azzurri rimasti in corsa, stando all’intenso tabellone e al relativo programma dei prossimi due giorni del Miami Open 2024.

Oggi 21 marzo, è atteso in campo Sonego contro Evans in un match che promette bene, anche se nel tardo pomeriggio con possibile slittamento in serata, mentre Andrea Vavassori se la vedrà contro Jannik Sinner venerdì in un insperato derby azzurro.

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